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Una delegazione di cittadini della Val di Susa ha consegnato questa mattina al premier Romano Prodi un documento con 32 mila firme di altrettanti cittadini locali per dire 'no' alla Tav. L'incontro, che si e' tenuto a Palazzo Chigi, e' avvenuto alla presenza del ministro della Solidarieta' sociale Paolo Ferrero. ''Prodi - ha riferito Claudio Giorno, uno dei delegati che ha incontrato il presidente del Consiglio - ha mostrato di non gradire questa nostra posizione. Ma non ci aspettavamo altro ne' siamo venuti qui per convincere il governo. Il premier ci ha ribadito che il governo prosegue nel suo progetto. Noi siamo testimoni pero' di una contrarieta' che ancora c'e' fra la nostra gente contro la Tav, mentre sta passando l'informazione da alcuni mesi che si sta raggiungendo un accordo con la popolazione. Questo non e' vero''
I cittadini della Val di Susa - ha aggiunto Giorno - ''non sono disponibili a soluzioni pasticciate. Non vogliamo un'altra infrastruttura, e' questa la nostra posizione e non per motivi ideologici o di egoismo ma di vivibilita' del territorio, non vogliamo essere costretti ad emigrare''. Per i cittadini della valle sarebbe invece ''opportuno potenziare la ferrovia che gia' c'e', potenziamento avviato col primo governo Prodi, e con il quale si potrebbe arrivare a trasportare 32 milioni di tonnellate l'anno. Mentre ora se ne trasportano solo sei e non perche' non c'e' la capacita', ma perche' non c'e' traffico''. La delegazione - che confida molto sul tavolo tecnico-politico che dovra' essere convocato dalla Presidenza del consiglio - con il suo pacchetto di firme raccolte intende contattare ed incontrare anche le autorita' francesi. Giorno ha espresso riconoscenza al ministro Ferrero rendendo possibile l'incontro con Prodi ed ha espresso anche ''soddisfazione per l'incontro perche' - ha precisato - mai nessun primo ministro da 17 anni ci ha mai voluto incontrare. E' certamente un fatto positivo. Fra l'altro Prodi, nonostante mantenga la sua decisione, ha mostrato interesse e ci ha chiesto di tenerlo costantemente informato''.
Una delegazione di cittadini della Val di Susa ha consegnato questa mattina al premier Romano Prodi un documento con 32 mila firme di altrettanti cittadini locali per dire 'no' alla Tav. L'incontro, che si e' tenuto a Palazzo Chigi, e' avvenuto alla presenza del ministro della Solidarieta' sociale Paolo Ferrero. ''Prodi - ha riferito Claudio Giorno, uno dei delegati che ha incontrato il presidente del Consiglio - ha mostrato di non gradire questa nostra posizione. Ma non ci aspettavamo altro ne' siamo venuti qui per convincere il governo. Il premier ci ha ribadito che il governo prosegue nel suo progetto. Noi siamo testimoni pero' di una contrarieta' che ancora c'e' fra la nostra gente contro la Tav, mentre sta passando l'informazione da alcuni mesi che si sta raggiungendo un accordo con la popolazione. Questo non e' vero''
I cittadini della Val di Susa - ha aggiunto Giorno - ''non sono disponibili a soluzioni pasticciate. Non vogliamo un'altra infrastruttura, e' questa la nostra posizione e non per motivi ideologici o di egoismo ma di vivibilita' del territorio, non vogliamo essere costretti ad emigrare''. Per i cittadini della valle sarebbe invece ''opportuno potenziare la ferrovia che gia' c'e', potenziamento avviato col primo governo Prodi, e con il quale si potrebbe arrivare a trasportare 32 milioni di tonnellate l'anno. Mentre ora se ne trasportano solo sei e non perche' non c'e' la capacita', ma perche' non c'e' traffico''. La delegazione - che confida molto sul tavolo tecnico-politico che dovra' essere convocato dalla Presidenza del consiglio - con il suo pacchetto di firme raccolte intende contattare ed incontrare anche le autorita' francesi. Giorno ha espresso riconoscenza al ministro Ferrero rendendo possibile l'incontro con Prodi ed ha espresso anche ''soddisfazione per l'incontro perche' - ha precisato - mai nessun primo ministro da 17 anni ci ha mai voluto incontrare. E' certamente un fatto positivo. Fra l'altro Prodi, nonostante mantenga la sua decisione, ha mostrato interesse e ci ha chiesto di tenerlo costantemente informato''.
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