Benvenuto

"Come odio avere sempre ragione!"

Ian Malcolm, Jurassic Park

...e questo giusto per far contenta la Nessie...
"Portatemi un uomo sano e lo curerò"
C.G. Jung


"Naturalmente quando si ha ragione mettersi in dubbio non serve, giusto?"
Dr. House


"Il bello di te è che credi sempre di avere ragione, quello che è frustrante è che la maggior parte delle volte è vero."
Stacy, Dr. House


"Il che dimostra che, per quanto intelligente, sono comunque un idiota come tutti"
Albus Silente, Le Fiabe di Beda il Bardo, J.K.Rowling

venerdì 27 aprile 2007

L'orco cattivo

Ecco. L'ho lasciata.
Anzi, le ho detto che la lasciavo. Che tra il dire e il fare, ci vuole un mare di costanza… e 200 km di distanza forse non bastano. Non c'era bisogno che mi dicesse che non aveva fatto apposta a farmi del male… ché io la debolezza la capisco fin troppo bene, anche se, Nessie, non hai creduto che lo facessi.
Immagino che qualcuno tirerà pure un sospiro di sollievo: e potrebbe pure non avere tutti i torti, che poi ho fatto quest'altro test scherzoso, ed è venuto fuori che sarei Hannibal Lecter. Ma, ecco, se è vero che il saggio non è colui che non ha mai sbagliato, ma quello che ha fatto tutti gli errori possibili, io -senza pretese di saggezza- penso di aver fatto abbastanza cazzate tra giovinezza e adolescenza per essere ragionevolmente sicuro che non le avrei mai fatto del male, fisicamente.
Tra la schiera di quelli che pensano che avrei potuto farle del male psicologicamente, invece, mi ci metto anch'io; ma, vorrei dire, è tutto complicato, e io non abbastanza preparato, e poi non sarebbe il mio ruolo (e lo dice anche lei). E se l'ho fatto, vi prego di credermi, anche in questo caso è stato per debolezza, o perché non sapevo cos'era meglio fare, o tutte e due le cose: ma non l'ho fatto apposta.
E allora perché mi sento un orco cattivo, un po' verso me stesso e un po' verso di lei?

***

Allora, non sono convinto di aver fatto una cosa furbissima -egoisticamente, intendo- lasciandola. Che se ci stavo insieme, è perché mi piaceva farlo. Poi è vero che mi stava portando sull'orlo dell'esaurimento: ma è da vedere se non sia dovuto a un mio modo di vivere le cose, di pretendere sempre troppo; e se è così, allora mi ricapita con chiunque io stia, e allora o sto da solo, oppure cambio atteggiamento, e a 'sto punto non è stare o non stare con lei, il problema.
Anzi. La fregatura è che una volta che si ascolta il canto delle sirene, conviene avere degli amici pronti a legarti per non farti correre da loro. Siccome so che la Nessie non riesce proprio a vedersi come sirena (è che si disegna cosà) so anche che servirà a poco che io lo scriva. Ma che cavolo, è il mio blog, e scrivo anche per me. :-)
Potrei buttarla su qualche battuta adolescenziale sul sesso; o dire che la mattina mentre si va verso il bunker, piuttosto che ascoltare Platinette alla radio, è meglio ascoltare la Nessie dall'autobus piombato.
Ma il fatto è che si vede come fa la teatralizzazione di scienze con i bambini, per dire. Dà una soddisfazione pazzesca se lei alle tre di notte chiama te. Si vede che prepara il pezzo di Portella delle Ginestre in biblioteca in dieci minuti, mentre tu arranchi su una presentazione power point. E poi senti provare il pezzo a casa di Helen, e ti commuove già lì, e ti immagini come può essere al Mazda davanti a seimila persone ammutolite, e ti viene una voglia pazza di essere lì, e dire, come la StregaNocciola, ecco, quello è gramsci29.
E la cosa di cui dovresti convincerti, Nessie, e che sono sicuro prima o poi vedrai -preferirei prima, ma vabbé :-)- è che se queste cose basta un week end in valsusa per vederle, dove si scherza un po' e si faranno due discorsi seri al massimo, e se le intuisce in un attimo persino uno scientista ottuso come me, non devono poi essere nascoste troppo in profondità.
E allora, smettila di specchiarti in una lente deformante.

***

Credo, Nessie, che anche tu mi abbia giudicato un po' ingiustamente. Per carità, hai dei motivi per dubitare di me, nessuno lo nega. Ma non credo di non averti capita, sai; ad esempio per quanto riguarda il Mazda, lo so perché mi hai chiesto di non venire.
Se cerco di spiegarti che dal mio punto di vista è come se Mozart suonasse per tutti e dicesse alla fidanzata di non ascoltarlo, non è perché non ti sostengo, è perché ho bisogno che tu anche, capisca cosa vuol dire per me.
E lo so, che ti dà fastidio sapere che io potrei forzarti, che ti mette ansia che io la possa pensare diversamente su qualche tua fragilità. È che continuo a pensare che dovresti provare anche ad affrontarle di brutto, oltre al modo che già fai: tu mi hai capito. Con questo, so benissimo che ti fa bene affrontarle come le affronti, non è vero che non ti appoggio: e infatti io sono convinto di averti già vista andare nella direzione che vuoi prendere, anche se non ti sembra.
E allora, perdonami, non sono convinto nemmeno che sia una cosa furbissima per te, lasciarti. Ché se -per rimanere sugli esempi- hai bisogno di essere "sola" al Mazda, allora, amanti a parte, hai poche alternative: o stai con uno di cui non gliene importa nulla di esserci (e allora, pur nella mia ignoranza della psicologia, non credo sia una genialata), o stai da sola (e idem), oppure capisci che ti si possa rispettare, e nello stesso tempo voler essere li. E magari, il passo successivo, è fidarsi del fatto che non capita nulla di tragico, se poi c'è anche lui (anche al di là del simbolo del Mazda).
Continuo ad essere convinto che, finché non provi (e rischi, per carità), sarà dura; e perciò dovresti provare; magari partendo da una persona di cui hai più fiducia (e qui, per essere fini, so bene di starmi tagliando le palle da solo). Lo so bene che è facile dirsi; ma -sarà di poco incoraggiamento- le paure non si affrontano quando si è preparati, perché non ci si sente mai preparati di fronte alle proprie paura; "semplicemente" ad un certo punto si ha la forza di rischiare.
Credimi, ce la puoi fare. E una volta fatta la prima volta, vedrai che le successive è sempre più facile, anche se l'ansia un po' rimane.

Lo so, continuo a chiedere troppo, che mi piacerebbe che la prossima volta che hai voglia di piangere tutta la notte, chiamassi me. È che mi farebbe sentire un po' più contento di me stesso, e un po' meno orco cattivo.


martedì 24 aprile 2007

Le storie a distanza - VI

LE SEDIE


Domenica sono venuti in Valle gli amici del Presidio di San Pietro (visitate il link almeno per il tempo di leggere il popup che appare), per ricevere il Premio alla Resistenza "partigiano Bruno Carli" consegnato dal Valsusafilmfest. (Inciso che non c'entra niente: la brigata Garibaldi di S.Pietro di Rosà venne fondata dal parroco).
Ieri sera abbiamo visto un paio di loro filmati. Hanno avuto, hanno, le palle, molto più di noi. Non parlano di democrazia partecipata, la applicano. Di notte, dormono al presidio, da 4 anni. L'eco-mafia ha mandato in coma uno dei leader, e poi il padre della sindaca andava in giro a dire "e dopo il pastore, penseremo alle pecorelle". Ecco.
Ora. Vorrei evitare di identificarmi nella loro vicenda: che, come ho appena detto, hanno le palle più di noi, e non sarebbe giusto; ma non possono non suscitare anche riflessioni personali.
Dice Daniele: "Uno, a 22-23 anni, quando si immagina come sarà a 30 si pensa con una famiglia. Io, non riesco più nemmeno a ricordarmi com'era la mia vita prima del presidio. Penso solo più a quello. Una vita insieme ad una donna? Non riesco più ad innamorarmi. Anche nei momenti che dovrebbero essere calmi, a casa, da solo, c'è sempre l'ombra della zincheria, su tutto".
Allora, io sono contento di riuscire ancora a sorridere. E se alla mia ex-fidanzata fa piacere che qualcuno la ascolti alle tre di notte... beh, è bello avere qualcuno che ti chiama alle tre per sorridere. E' bello che qualcuno ti chiami, anche solo per farti portare le sedie scenografiche :-D.
Che ti verrebbe voglia di dirle: te le porto così, e poi vedere se le mette su CestLaGuerre.
Solo che sarebbe capace di rispondere: si si portamele... e dove le vado a trovare, che magari è pure un pezzo unico?


Bagnasco vergogna!



Addirittura in quadruplice copia, qui, qui, qui e anche qui.
L'unica cosa che non sapevo è che il puntoggì e effepunto avessero cambiato sesso: così infatti IlGiornale (ahimé, non per deludervi, ma l'unico che abbia trovato che parli di voi, per ora...)
Gli episodi di contestazione sono iniziati nel cuore del centro storico. Mentre il corteo passava nei vicoli, sono apparse numerose scritte offensive nei riguardi dell’arcivescovo lungo tutto il percorso. Ed è stato proprio nei carruggi che ad un certo punto cinque ragazze si sono affacciate a delle finestre inveendo contro il corteo: «Fascisti - gridavano - vogliamo la libertà». Ma i manifestanti non rispondevano, continuando il loro percorso in religioso silenzio. Qualcuno recitava una preghiera.
Credo che la preghiera fosse: ci puliamo il culo. A meno che non fosse Fateci salire che magari qualcuno si era ravveduto, folgorato sulla via... del Campo.
Un'AltraBrecciaAPortaPia!

PS: è l'unica volta in cui è stato gonfiato il numero dei partecipanti ma anche quello dei contestatori: segno che la DIGOS non sa contare, perciò potevate anche dirgli il numero dell'interno... si sarebbero sbagliati.


lunedì 23 aprile 2007

venerdì 20 aprile 2007

E' tutto FALSO!!


Notizia vecchia fa buon brodo. La notizia seria e grave e nuova la leggete qui.
Io invece vi racconto una cosa, che ho scoperto ieri chiacchierando con l'amico non-ingegnere (che ha mollato il poli ma è supertecnico), alla faccia che avrei dovuto essere un fisico e quindi già saperlo. La Fede e l'Altra Metà del Cervello sono particolarmente invitati a commentare.
Io trovo un po' ridicolo che si spendono miliardate di euri in tutta Europa per costruire l'acceleratore di particelle più fico del mondo, e poi questo si rompre perché si staccano i ganci che lo reggevano. (Excursus: se è successo esattamente così, sono sicuro che sia un difetto di progettazione imputabile a un ing, e non -come me l'hanno raccontato- di un fisico che si è dimenticato di tenere conto di una forza... :-D)

Ma io ho una spiegazione alternativa: il complotto.
Tutto il trigo doveva servire a cercare la particella di Dio. Questa particella è di importanza fondamentale, perché se non esiste crolla tutta la concezione delle particelle che abbiamo oggi.
I calcoli teorici mostrano che, perché questa particella faccia effettivamente il lavoro che serve per salvare le chiappe dei fisici, deve essere più leggera di TOT.
Gli esperimenti condotti finora (servono acceleratori tosti per cercare particelle grandi) hanno controllato particelle leggere (il Dio dei fisici mi perdoni per questa vulgata). E non hanno trovato nulla. Perciò, o la particella non esiste, oppure è più pesante di TOT; in entrambi i casi, il modello standard crolla.
Rimarrebbe ancora un piccolo spazio in cui potrebbe stare la particella, tra la teoria che dice qui <- e l'esperimento che dice là -> (-> X <-); ma manca poco perché la situazione diventi così (<- ... ->) e ognuno dica una cosa diversa.
Allora, si deve essere diffusa la voce che io aspetto da anni i risultati di questo esperimento per poter urlare: "E' tutto falso!". E per impedirlo, hanno scassato l'esperimento: "peccato, non abbiamo potuto farlo!". E tutti si continua come prima.
Sigla di X-Files.
Titoli.

La notizia:
GINEVRA, ESPLOSIONE AL CERN DANNEGGIA ACCELERATORE PARTICELLE LHC
Roma, 10 apr. (Apcom) - Vi sarebbe un errore di progetto all'origine dell'esplosione avvenuta il 27 marzo scorso nel laboratorio del Cern a Ginevra, e che ha danneggiato seriamente il nuovo acceleratore di particelle: è quanto pubblica oggi il quotidiano britannico The Times. Lo scoppio ha sollevato dalla sua sede uno dei magneti pesanti venti tonnellate utilizzati nel nuovo Large Hadron Collider (Lhc): per permetterne il funzionamento, i tecnici dovranno smontare, riparare e modificare tutti e 24 i magneti presenti nell'acceleratore, lungo 27 chilometri: l'errore di progetto riguarderebbe il sistema di ancoraggio delle bobine. Il Cern spera comunque di rispettare la data del prossimo giugno per l'entrata in funzionamento dell'impianto, che permetterà di creare condizioni di energia prossime a quelle valide negli istanti successivi al Big Bang: gli scienziati sperano così di appurare maggiori dati sull'effettiva composizione della "materia oscura" di cui si compone la maggior parte dell'universo e di stabilire per quale motivo le particelle elementari assumono i loro particolari valori di massa.


martedì 17 aprile 2007

giovedì 12 aprile 2007

Power increases sexual options

Mezza comune-ty si è rimessa a giocare, e allora io ho rifatto i test che avevo già fatto. Così posso distribuire carezze (mi dice la mia ex fidanzata che è espressione da Papa Giovanni, vi prego ditele che non dovrebbe essere quello il ruolo, e per fortuna nemmeno il personaggio che mi è venuto).
Comunque. Trattasi di test della personalità scherzosi, che vi dicono a quale film e a quale personaggio storico assomigliate.
Miei risultati, parte A: Qualcuno mi illumina?

Miei risultati, parte B:
Ora, poiché prima mi era venuto Gandhi, e mi pare che entrambi non ci azzecchino nulla, questo a mio avviso dimostra inequivocabilmente che:
1) il test, come ovvio, è divertente ma non ha alcuna rilevanza;
2) di conseguenza, la Nessie può stare tranquilla sul suo risultato (e io tiro un sospiro di sollievo);
3) la GigiEinstein, gioisce di gioia effimera.

Ma se invece vogliamo prenderla sul serio, allora apro un sondaggio... secondo voi la Nessie di conseguenza dovrebbe essere?
Risposta A: mi tocca portarle un vestitino rosa con un po' di mia materia cerebrale sopra. Risposta B: mi tocca portarle una goccia di chanel n. 5 (il che sarebbe anche carino, ma poi dorme sola, e quindi ci guadagno relativamente).
E poi le tocca una dose mortale di droga. O un miliardario noioso. Destino crudele.


martedì 10 aprile 2007

Il Signore dei Nerd

Siediti sulla riva e aspetta. Prima o poi, ti capiterà per le mani un fumetto insospettabile (tipo Il Signore dei Ratti) che in tre righe di bibliografia metterà a posto Tolkien, Guerre Stellari, e Harry Potter.
Ma aspettate. Antefatto. E' stato un week end bello, ma bello, ma bello (insomma, la recensione della Nessie de Il colore della libertà), sicché che io vada a parlare di questo suona un po' ingiusto. Ma, ecco, il fatto è che io sono un contestatore: il che si è scoperto essere la definizione, da corso aziendale sul lavorare in gruppo, di colui che non accetta le regole di un'autorità superiore senza discuterle. Il che è, come ovvio, aziendalmente esecrabile. Ma rassicuratevi, è solo il mio secondo lato caratteriale: il primo è una roba tipo costruttore, che è all'incirca la definizione aziendale di scientista (quasi altrettanto esecrabile, pare).
Ma venendo al dunque, sono contestatore, e lasciatemi divertire!
(Che poi, il fatto che qualunque cosa mi faccia pensare alla Nessie, è anche romantico; e in fondo non è che rompo le scatole, è che ne sono follemente innamorato e non vorrei mai che si perdesse dell'Arte maravigliosa :-D)

Il grande successo del libro risale agli anni Sessanta, quando nei college americani si diffonde un'edizione pirata del romanzo. Gli Hobbit che non portano scarpe perché sono liberi e che fumano l'erba-pipa non possono che spopolare tra gli hippie di quegli anni.
Fra i ragazzi di quel periodo c'è il futuro re dell'horror, Stephen King (...).
Anche un certo George Lucas frequentava il college negli anni Sessanta (...). Obi-Wan Kenobi svolge un ruolo simile a Gandalf; il bar di Mos Eiszley, vero crogiolo di razze aliene, fa il paio con il Puledro Impennato.
Ma è soprattutto lo spirito delle due saghe ad essere simile: entrambe sono anche due racconti di formazione in cui un personaggio matura e diventa uomo (oppure Hobbit). (...)
Ma tutta la fantasy moderna deve fare i conti con Il Signore degli Anelli, dalla saga di Shannara allo stesso ciclo di Harry Potter con i suoi numerosi riferimenti (uno per tutti: Albus Silente, preside della scuola per maghi di Hogwarts e parente stretto di Gandalf).

Eh, eh, siore e siori: o tutti o nessuno. :o)
E la dimostrazione che tutto fosse giustamente dedicato alla Nessie, eccola:

martedì 3 aprile 2007

tre puntini

Quando il lunedì mattina ci si sveglia sudati e trafelati da un incubo, si dovrebbe già capire come andrà la settimana. Così:

Che uno può pensare di chiudersi a riccio, ma poi pensa che finirà spiaccicato dalle macchine a bordo strada. E quando prova a scriverla, sta cosa, il server di BetaBlogger va in crash.
A questo punto, rubo la mitica frase "io odio il martedì" e incomincio a immaginare il mio fine settimana: se tanto mi dà tanto, venerdì non sapendo che altro fare di meglio mi cercherò una via crucis carina e mi metterò a flagellarmi. Qualcuno ha un cilicio da prestarmi?

lunedì 2 aprile 2007

Fotoromanzo




e questo è turigliatto il prodifrago

Le storie a distanza - V

"Ieri ho fatto una lavatrice, ma era una lavatrice bianca!".
E' così che si ridà un sorriso.

Poscritto per Luca e Elena, se lo vedono, quei traditori: così inizio anch'io con i post criptici!