C'è un motivo se i Comunisti Italiani, dopo che li ho sostenuti ai tempi della scissione, da un annetto buono mi stanno sulle palle.
Ed è grazie a questo simpatico figuro, che non sarà Cossutta, e soprattutto non sarà Rizzo, ma è pur sempre il massimo esponente del partito torinese. E venne colto a dire che la lotta NOTAV la considerava merce di scambio per altre battaglie, ed ora si conferma.
Luca Robotti, capogruppo del Pdci in consiglio regionale, e in prima fila nelle battaglie dell'ottobre-novembre del 2005 spiega: «L'ipotesi che si sta profilando sembra risolvere larga parte delle criticità, sia ambientali che strutturali, e imboccare una strada che molti amministratori locali sostengono già da tempo».
Ma quale ipotesi? Non c'è Venaus: si buca a Mompantero (due chilometri più in là). Non c'è la galleria del Musiné: ma certo, si interra tutta la linea storica, per un danno se possibile ancora maggiore, un unico tunnel artificiale in mezzo alla valle. Resta il tunnel di base di 53 chilometri e resta il grido di guerra «sarà dura» (La Stampa, 2/6/2007).
Sono tempi duri per l'alleanza ribelle. Si profila un inverno caldo, e i rinforzi saranno come sempre bene accetti.
Ed è grazie a questo simpatico figuro, che non sarà Cossutta, e soprattutto non sarà Rizzo, ma è pur sempre il massimo esponente del partito torinese. E venne colto a dire che la lotta NOTAV la considerava merce di scambio per altre battaglie, ed ora si conferma.
Luca Robotti, capogruppo del Pdci in consiglio regionale, e in prima fila nelle battaglie dell'ottobre-novembre del 2005 spiega: «L'ipotesi che si sta profilando sembra risolvere larga parte delle criticità, sia ambientali che strutturali, e imboccare una strada che molti amministratori locali sostengono già da tempo».
Ma quale ipotesi? Non c'è Venaus: si buca a Mompantero (due chilometri più in là). Non c'è la galleria del Musiné: ma certo, si interra tutta la linea storica, per un danno se possibile ancora maggiore, un unico tunnel artificiale in mezzo alla valle. Resta il tunnel di base di 53 chilometri e resta il grido di guerra «sarà dura» (La Stampa, 2/6/2007).
Sono tempi duri per l'alleanza ribelle. Si profila un inverno caldo, e i rinforzi saranno come sempre bene accetti.
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