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Stacy, Dr. House


"Il che dimostra che, per quanto intelligente, sono comunque un idiota come tutti"
Albus Silente, Le Fiabe di Beda il Bardo, J.K.Rowling

mercoledì 6 giugno 2007

Dovevo nascere fascista

Sissì. Io Don Chisciotte non l'ho mai letto, ma sono stufo di combattere con i mulini a vento.
Ora che il circolo valsusino si è ufficialmente sciolto dopo neanche un anno, e la tessera personale sta finalmente per scadere, la prendo alla lunga e incomincio dagli albori della mia focosa :-P avventura con i Verdi. Che dopo gli insulti NOTAV contro i partiti, critiche dai compagni (valsusini e non), diatribe interne vaIrie ed eventuali, sorrisi condiscendenti dall'Askatasuna, ne ho bisogno.
Io sono megalomane, però non ho mai puntato direttamente a cambiare il mondo (shooting at the sun) ma a piccoli obiettivi pragmatici. Risultati pochi, maledetti e subito. Quando ho tirato la carretta per Pecoraro Scanio alle primarie dell'Unione (e se Dio vuole, non ero nemmeno tesserato) abbiamo appositamente costruito la campagna in senso "NO TAV = NO CAROTAGGI". Erano solo due o tre i Sindaci che erano disposti a passare la notte sulla montagna, mentre la maggior parte diceva "ma una trivella geognostica al Seghino non è la stessa cosa di un cantiere a Venaus" (che era di là da venire). Il nostro era un modo in più di premere sugli amministratori; niente di decisivo di per sé, un pezzo in più per spronarli. E ha funzionato. E meno male, che senza il Seghino non ci sarebbe stata nemmeno Venaus.
È un lavoro che dà poche soddisfazioni: si fa bassa manovalanza, si lavora a lungo, ci si stanca, e alla fine non è che hai ottenuto la Costituzione dall'Imperatore e nemmeno la legge sull'aborto. Ma mica per niente, il simbolo dei Sandideresi è la formichina.
Il 9 Aprile, ormai post-Venaus, tattica bis. E mentre la segretaria trotskista si incazzava per una manovra anti-comunista, lo scopo era di aumentare il pacchetto di voti della sinistra radicale a scapito della moderata, e di convincere gente di destra a votare a sinistra (ché per Rifunda era difficile), e ha funzionato. E visto che il Berlusca l'abbiamo scampato per 24.000 voti, un po' di orgoglio per una campagna all'arma bianca ce l'ho.
E quando si è trattato di aprire una sezione Verde in Valle, lo scopo non era il carrierismo. Ma fare in modo che a parlare con il futuro ministro dell'Ambiente fossero dei compagni di partito locali, anziché soltanto il lider maximo diessino. Ma 'sta cosa evidentemente era troppo difficile da capire. E così, il bel risultato ottenuto è che adesso DiPietro dice che gli amministratori valsusini con un po' di modifiche false e pretestuose sono ormai convinti che l'opera si può fare e restano contrarie soltanto un po' di teste calde, Bianchi dice che va tutto benissimo (ché amici comunisti italiani, state messi bene anche voi), e Pecoraro dice che finalmente le comunità locali sono soddisfatte del dialogo. Ma lo dice perché il lider maximo l'ha convinto di questo -ci metto due mani e anche altre parti anatomiche sul fuoco, ché anche prima di firmare i 12 punti della dittatura Prodi, Pecoraro chiamò il nostro- e perché noi non siamo riusciti a inserire un'altra voce di riferimento valsusino che adesso potesse suggerire il contrario.

In Generazioni, per qualche fantascientifica ragione Picard incontra il capitano dell'Enterprise di due secoli prima per chiedergli di aiutarlo, e il vecchio Kirk che ormai si è arreso gli dice "Combattevo per la galassia quando tuo nonno era ancora in fasce, credo che la galassia sia in debito con me". Perché vuole fare il pensionato. Ora se uno a sessantacinque anni si vuole arrendere, ha un senso. Se uno a ventisette anni ha lo stesso senso di frustrazione, di battaglie perse e di energie sprecate, c'è qualcosa che non va.

Riassunto delle amene prolissità precedenti: sul NO TAV, come su molto altro, locale e globale, va tutto a rotoli. Io sono abituato che ci devono essere delle motivazioni "logiche" per fare quello che faccio. Se combatto, gioco per vincere. Se devo partire dal presupposto che il mondo non cambierà mai, forse è una grossa stupidaggine continuare a provarci (perlomeno, è un eroismo che non è mai stato alla mia portata). Forse sarebbe più furbo farsi i cazzi propri, puntare alla carriera, al potere, ai soldi, a quello che volete purché sia soddisfazione personale, e schiacciare senza remore chi si incontra sulla strada.
Mi dite cos'ho da perderci? L'anima (laicamente parlando)? La stima di persone che tanto mi considerano fascista lo stesso? L'amore di persone che tanto non mi amano lo stesso? L'amicizia di chi ogni giorno prende per il culo Berlusca ma quando gli dici "anche se non vuoi prendere una tessera, vieni a sentire qualche riunione e vedere com'è" o "c'è una riunione no tav" ha sempre qualcosa di personale da fare?
No, seriamente, convincetemi che vivrei peggio, se fossi fascista.

E già che ci siete, spiegatemi anche perché, se comprendiamo (non giustifichiamo, né tantomeno accettiamo, comprendiamo) che un bambino maltrattato possa scegliere una via di fuga come droga o violenza, non possiamo comprendere allo stesso modo che un bambino troppo cresciuto maltrattato dalla vita diventi fascista.
Che se non lo faccio, per scrupoli vari in un'epoca di relativismo morale, non mi sento più etico, ma solo più stupido, o più debole.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

io ci conto che sia un momento di sconforto. Che altrimenti è proprio un ragionamento del cazzo.

Anonimo ha detto...

io ci conto che sia un momento di sconforto. Che altrimenti anche per me è un ragionamento del cazzo.