LA PRIMA VOLTA. Serata intensa, venerdì. Anzi, densa, come tutto il we. Che si comincia con una cena con l'Altro Emisfero del Cervello, che per l'occasione riesce di nuovo a farmi scomparire la vena narrativa, ed è molto meglio, così si chiacchiera. E che scova un Giapu che, sul classico tappetino rotante, fa buffet a volontà a prezzo fisso. E in questi giorni, fa pure promozione. Sicché usciamo completamente piegati, pagando undici euro, con il cameriere che ancora ci ringrazia per la mancia. Credo che la piaga delle cavallette o lo sfruttamento della CocaCola siano nulla in confronto a noi.
Si prosegue con serata-chiacchiere-d'altri-tempi con l'amico agrario, il quale si deve inventare una scusa per chiacchierare e mi chiede di aiutarlo a correggere i compiti in classe... la serata prevede limoncello a oltranza, ma qui sorvoliamo e passiamo alle perle:
Il sismografo è uno strumento che serve a tracciare delle linee sul foglio, ad esempio mmmMmMMMmmmMmmm.
Per ridurre il rischio all'uvioni, innanzitutto si dovrebbe sempre pulire i letti dei fiumi, le fognature, le cunette delle strade e far sì che la gente non inquini i fiumi e i tombini.
Durante il rientro, il primo contatto con una specie aliena. Che si era visto di tutto, sulla strada del Maometto, volpi, cinghiali, ricci... ma l'amico Tasso mi mancava e, ragazzi, la prima volta è sempre un'emozione.
DIABOLIK. Gli esperti di furti acrobatici in famiglia siamo tradizionalmente io e mia cugina. Che un'estate in cui i miei e gli zii erano agli antipodi, e lei ed io ci incrociavamo a casa soltanto per sbaglio, siamo riusciti, a distanza di un giorno uno dall'altro e all'insaputa dell'altro, a rimanere chiusi fuori. Per entrare, ognuno è salito sul balcone, si è arrampicato sul tettuccio del primo piano, di lì si è intrufolato nella finestrella da gatti delle scale (con una certa gioia dei gerani). E per fortuna il primo che l'ha fatto non ha pensato che l'avrebbe potuto fare anche un ladro, sennò il secondo a rimanere chiuso fuori sarebbe ancora lì adesso.
Ma sabato, si è bloccata la porta della vecchia camera della cugina, per l'occasione tornata col fidanzatomilanese. Ed entrare dalla finestra del secondo piano, per recuperare portafogli cellulari bagagli, era un po' troppo. Allora è stato chiamato lo scassinatore ufficiale, che a quanto pare sarebbe mio padre. Alla fine, abbiamo trapanato il legno della porta e fatto scattare la serratura, al modico costo di un forellino largo come una matita. E saremmo ancora lì ad armeggiare senza accorgerci che ce l'avevamo fatta, se mio zio non avesse inciampato e aperto la porta crollandoci sopra.
I miei mi hanno regalato Politicamente Scorretto di Gianni Minà, di cui Sepulveda dice Ci sono uomini che lottano un giorno e sono molto bravi, però ci sono uomini che lottano tutta la vita. Questi sono insostituibili.
E io me lo sono portato al mare, così l'amico-Odisseo e la Barbie-che-sussurrava-ai-cavalli hanno potuto prendermi in giro da fronti opposti. Gli altri no, che avevano difficoltà con leparolecrociatefacili. E se il primo impatto con l'afa di Alassio è stato oramiricordoperchéodiavolespiagge, dopo neanche cinque secondi la brezza del mare, l'odore della sabbia, il rumore della risacca, il profumo delle pagine appena stampate mi hanno completamente avvolto, che riesco a essere bucolico anche senza campi (ma l'odore del fieno appena falciato, quello c'era, a notte fonda sulla strada del ritorno, alla faccia dell'allergia). E tra bagni e chiacchiere e giochi e confidenze, l'attimo di imbarazzo pirandelliano per l'incontro tra gli amici di sempre e le nuove amiche è sparito subito, ed è stata l'ennesima splendida giornata. Grazie a Barbie, che ha capito tutto e mi ha invitato al mare.
«AL CUORE, RAMON!» Sicché. Saranno le ultime parole famose, ma sono abbastanza soddisfatto di me stesso, che mi sembra di stare migliorando nel fronteggiare le mie ossessività. E anche di essere diventato più tollerante nei confronti delle debolezze degli altri; il che secondo l'Altro Emisfero del Cervello riflette l'accettazione verso se stessi - muchas gracias.
E in effetti la sensazione è che le piccole cose non mi sfiorano nemmeno più, a forza di assorbire i colpi [indicativo intenzionale]. E sulla scia di questo viene la delirante tentazione di sfidare il mondo, tipo Capaneo: ora provate con le cannonate, e vediamo se mi rimbalzano addosso.
Casomai, domani dirò che odio il martedì.
Si prosegue con serata-chiacchiere-d'altri-tempi con l'amico agrario, il quale si deve inventare una scusa per chiacchierare e mi chiede di aiutarlo a correggere i compiti in classe... la serata prevede limoncello a oltranza, ma qui sorvoliamo e passiamo alle perle:
Il sismografo è uno strumento che serve a tracciare delle linee sul foglio, ad esempio mmmMmMMMmmmMmmm.
Per ridurre il rischio all'uvioni, innanzitutto si dovrebbe sempre pulire i letti dei fiumi, le fognature, le cunette delle strade e far sì che la gente non inquini i fiumi e i tombini.
Durante il rientro, il primo contatto con una specie aliena. Che si era visto di tutto, sulla strada del Maometto, volpi, cinghiali, ricci... ma l'amico Tasso mi mancava e, ragazzi, la prima volta è sempre un'emozione.
***
DIABOLIK. Gli esperti di furti acrobatici in famiglia siamo tradizionalmente io e mia cugina. Che un'estate in cui i miei e gli zii erano agli antipodi, e lei ed io ci incrociavamo a casa soltanto per sbaglio, siamo riusciti, a distanza di un giorno uno dall'altro e all'insaputa dell'altro, a rimanere chiusi fuori. Per entrare, ognuno è salito sul balcone, si è arrampicato sul tettuccio del primo piano, di lì si è intrufolato nella finestrella da gatti delle scale (con una certa gioia dei gerani). E per fortuna il primo che l'ha fatto non ha pensato che l'avrebbe potuto fare anche un ladro, sennò il secondo a rimanere chiuso fuori sarebbe ancora lì adesso.
Ma sabato, si è bloccata la porta della vecchia camera della cugina, per l'occasione tornata col fidanzatomilanese. Ed entrare dalla finestra del secondo piano, per recuperare portafogli cellulari bagagli, era un po' troppo. Allora è stato chiamato lo scassinatore ufficiale, che a quanto pare sarebbe mio padre. Alla fine, abbiamo trapanato il legno della porta e fatto scattare la serratura, al modico costo di un forellino largo come una matita. E saremmo ancora lì ad armeggiare senza accorgerci che ce l'avevamo fatta, se mio zio non avesse inciampato e aperto la porta crollandoci sopra.
***
I miei mi hanno regalato Politicamente Scorretto di Gianni Minà, di cui Sepulveda dice Ci sono uomini che lottano un giorno e sono molto bravi, però ci sono uomini che lottano tutta la vita. Questi sono insostituibili.
E io me lo sono portato al mare, così l'amico-Odisseo e la Barbie-che-sussurrava-ai-cavalli hanno potuto prendermi in giro da fronti opposti. Gli altri no, che avevano difficoltà con leparolecrociatefacili. E se il primo impatto con l'afa di Alassio è stato oramiricordoperchéodiavolespiagge, dopo neanche cinque secondi la brezza del mare, l'odore della sabbia, il rumore della risacca, il profumo delle pagine appena stampate mi hanno completamente avvolto, che riesco a essere bucolico anche senza campi (ma l'odore del fieno appena falciato, quello c'era, a notte fonda sulla strada del ritorno, alla faccia dell'allergia). E tra bagni e chiacchiere e giochi e confidenze, l'attimo di imbarazzo pirandelliano per l'incontro tra gli amici di sempre e le nuove amiche è sparito subito, ed è stata l'ennesima splendida giornata. Grazie a Barbie, che ha capito tutto e mi ha invitato al mare.
***
«AL CUORE, RAMON!» Sicché. Saranno le ultime parole famose, ma sono abbastanza soddisfatto di me stesso, che mi sembra di stare migliorando nel fronteggiare le mie ossessività. E anche di essere diventato più tollerante nei confronti delle debolezze degli altri; il che secondo l'Altro Emisfero del Cervello riflette l'accettazione verso se stessi - muchas gracias.
E in effetti la sensazione è che le piccole cose non mi sfiorano nemmeno più, a forza di assorbire i colpi [indicativo intenzionale]. E sulla scia di questo viene la delirante tentazione di sfidare il mondo, tipo Capaneo: ora provate con le cannonate, e vediamo se mi rimbalzano addosso.
Casomai, domani dirò che odio il martedì.
Nessun commento:
Posta un commento