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"Come odio avere sempre ragione!"

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...e questo giusto per far contenta la Nessie...
"Portatemi un uomo sano e lo curerò"
C.G. Jung


"Naturalmente quando si ha ragione mettersi in dubbio non serve, giusto?"
Dr. House


"Il bello di te è che credi sempre di avere ragione, quello che è frustrante è che la maggior parte delle volte è vero."
Stacy, Dr. House


"Il che dimostra che, per quanto intelligente, sono comunque un idiota come tutti"
Albus Silente, Le Fiabe di Beda il Bardo, J.K.Rowling

giovedì 22 febbraio 2007

IL RE SI SUICIDA (VIVA IL RE?)

Lo so, la notizia di oggi sono le dimissioni di Prodi, ma il fatto è che il post su Travaglio era già pronto. E poi, forse, è veramente più importante (perché pur non essendo IL problema ne sta alla radice) parlare della disinformazione sistematica, moderno oppio dei popoli.
Che anche sulla caduta del governo, stanno mettendo in croce due poveri cristi (e non sono Andreotti e Kossiga, che invece si potrebbero crocifiggere tranquillamente) senza spiegare come stanno le cose.
Primo, il quorum era 161, e quindi anche con Rossi e Turigliatto si perdeva comunque con 160.
Secondo, non era un voto di fiducia, e perciò come ha detto Rossi, in una democrazia parlamentare se si dissente su un singolo provvedimento si vota contro, poi se un dilettante allo sbaraglio rassegna le dimissioni la scelta è sua.

Il problema dicevo è che i media distorcendo la realtà di fatto condizionano le scelte della gente. Un esempio? Il traffico merci sulla Torino-Lione è diminuito dal 1997 a oggi da 10 a 6 milioni di tonnellate all'anno. Lunedì i tecnici della Valle e delle Ferrovie hanno raggiunto un accordo: sulla ferrovia attuale ne possono passare fino a 32 milioni. Cinque volte tanto.
Dibattito chiuso? Neanche a parlarne, perché Repubblica titola in prima cittadina: "I tecnici concordano, la linea storica ha capacità limitate". E che vuol dire? Anche l'intero pianeta è limitato, che c'entra?
Ed è grave, perché ho pochi dubbi che sia così anche per il terzo valico, epperò se la gente non ha a disposizione i dati (e scusate lo scientismo che quando ce vò ce vò), anche le persone più attente e intelligenti (mi perdoni la stregaNocciola) possono farsi venire dubbi che non dovrebbero, e le persone meno attente idee sbagliate, perché tenute all'oscuro.
Allora piuttosto aboliamo del tutto i media, che se rimaniamo ignoranti pace, cerchermo di informarci direttamente, e almeno togliamo il più grande strumento di condizionamento che impedisce la crescita delle persone, e ci passiamo una serata a teatro tranquilli senza l'angoscia della crisi di governo.


10 commenti:

Anonimo ha detto...

Del tutto d'accordo sulla deformazione della realta' da parte dei media.
Per niente d'accordo sull'analisi circa la caduta del Governo: se "quei due" non avessero fatto crescere il clima di tensione, probabilmente il voto sarebbe andato liscio (e Andreotti e Cossiga non avrebbero colto l'occasione per far scoppiare questo casino).
Poi: il voto non era di fiducia, ok. Ma il documento dettava la linea del Governo in Politica estera, quindi non e' che si potesse non approvarlo e poi far finta di niente..

lastreganocciola ha detto...

ecco, già 'o sapevo che a parlare di realismo finiva che ero favorevole al tav: non è così, non è così certamente alle condizioni attuali, non è così dovunque si tratti di distruggere per compiere opere inutili. dico solo che in alcuni casi, e con molti forse, l'opposizione di principio non paga. ma sottolineo "di principio". il notav ha molte ragioni, non solo il principio. quanto alla dinsinformazione ad opera dei media... in casa di chi parli di corda? :-)

e.talpa ha detto...

@stregaNocciola: lo se che non sei favorevole, quanto alla corda... mica li faccio io i titoli di Repubblica ;-)

@fede: ma siamo sicuri che la manovra non fosse congegnata? chi costringeva prodi a dimettersi? e allora se è una sua scelta, cosa spera di ottenere?

posto una mail di un'amica, consigliera provinciale dei verdi, che spero non se ne abbia a male

e.talpa ha detto...

Ho la netta sensazione che si tratti di un copione ben scritto,
previsto e preventivato:
D'Alema mostra i muscoli avendo ben stretto in tasca un accordo
'centrista': non ha rifatto l'errore che fece da presidente del
consiglio dicendo "se perdiamo le regionali mi dimetto"; questa volta
ha detto se vado sotto mi dimetto ma avendo già pronto il soccorso
scudocrociato
Pochi giorni fa esce l'emergenza terrosismo che richiede grande
solidarietà trasversale
Risultato: imbarcheremo (o meglio imbarcheranno) Casini, la maggioranza
al senato sarà più consolidata, la sinistra meno indispensabile, la
base da cui prelevare le adesioni al partito democratico più ampia.
O magari addirittura un governo di unità nazionale o di garanzia.
L'asse si sposta al centro (ma rimpiangeremo la vecchia democrazia
cristiana! quelli almeno oltre ai propri affari facevano un po' di
politica), si fa la riforma elettorale concordata tra grandi partiti,
i piccoli partiti vengono spianati.

Non sono contenta, ma neppure stupita: certo qualcuno si è fatto
prendere all'amo come un pesce sprovveduto, ma io resto sempre convinta
che tra il pesce e il pescatore chi tende la trappola è il secondo e
dunque più colpevole di chi si fa pescare. Un piano premeditato e ben
concertato


Forse sarebbe ora di fare un ragionamento di unità a sinistra: solo
così potremmo avere una forza contrattuale che consenta di avere un
saldo un po' più soddisfacente tra ciò che bisogna ingoiare e ciò
che si ottiene. E soprattutto una maggior aderenza a quel programma
così faticosamente concordato.
E' questo il momento.

Una domanda: se il centro sinistra fosse stato ancora all'opposizione e
Berlusca avesse rifinanziato le missioni militari e, all'indomani di
una manifestazione come quella di Vicenza, avesse confermato il si alla
base usa, come avrebbe votato?

Gianna

e.talpa ha detto...

Spero che nemmeno Marco si offenda:

Quando i TG della sera hanno annunciato con tono sommesso e preoccupato la rocambolesca caduta del governo, tanti italiani sono stati sorpresi ad esclamare “Finalmente non se ne poteva più di questo Berlusconi sempre missioni di guerra, TAV, basi americane, ticket, aumento del precariato, leggi ad personam, innalzamento dell’età pensionabile, scippo del TFR, privatizzazioni, tasse.”



Non sono stati infatti in molti ad accorgersi che il “professore” aveva da oltre nove mesi rilevato il timone del Belpaese, tanto la rotta è rimasta dritta quasi fosse stata tracciata con un righello da una mano quanto mai ferma.

Romano Prodi e la sua maggioranza sono rimasti nel cuore dei propri elettori come una forza di opposizione, quella forza di opposizione che interpretava la sensibilità pacifista, le rivendicazioni dei precari, il desiderio di una società più equa, la tutela dell’ambiente, la ricerca di un parlamento più “pulito”, la democrazia.



Nel centrosinistra di governo gli elettori non sono proprio mai riusciti a riconoscersi.

Come giustificare l’assordante silenzio sui diritti dei precari e gli ammortizzatori sociali? Come giustificare la razzia del TFR dei lavoratori? Come giustificare l’accanimento nel perseguire il TAV, il Mose e le altre inutili opere mangia denaro? Come giustificare il rifinanziamento alla missione di pace/guerra in Afghanistan e l’invio di 2500 soldati armati in terra libanese? Come giustificare la costruzione di una nuova base militare americana a Vicenza? Come giustificare l’acquisto di 100 cacciabombardieri d’attacco F35 e l’aumento del 13% delle spese militari?

Solamente facendo finta che in fondo a governare ci fosse ancora lui, quel Silvio Berlusconi che a certi atteggiamenti ci aveva abituato tutti, portandoci a contestarlo anche aspramente durante i cinque anni del suo mandato, peggiorando lo stato della nostra ulcera e facendoci erroneamente esclamare più volte che “peggio di così non si sarebbe potuto fare”.



Sarà anche per questo che la caduta del governo Prodi, o di quello del Berlusconi che alligna in lui, finisce per non stupirci più di tanto; troppo risicata la sua maggioranza e troppo eterogenea la sua composizione.

A stupire invece profondamente è l’argomento sul quale il centrosinistra è capitolato, così lontano dai valori della sua base e così vicino a quelli dei suoi avversari.



Come ha detto Beppe Grillo sarebbe logico immaginare un governo di centrosinistra che cada onorevolmente difendendo la pace, i Pacs, i diritti dei lavoratori, le pensioni, il salario minimo. Ma nessuno avrebbe potuto vaticinare che il centrosinistra di governo sarebbe ruzzolato nell’intento molto meno onorevole di preservare gli interessi americani e le missioni di pace/guerra all’estero.



Ecco che gli italiani davanti alla TV non hanno potuto fare a meno di domandarsi cosa avesse a che fare il faccione tondo e bonario di Romano Prodi con la caduta del governo che voleva la guerra e le basi americane, quello di destra, quello che non ascolta l’opinione della gente, quello che ridicolizza le manifestazioni di piazza, quello decisionista che non vuole chiedere nulla a nessuno, quello che compra le armi ed aumenta i ticket sanitari ed i bolli auto ai poveracci.



Per fortuna fra qualche giorno avremo un governo nuovo di zecca e tutti si augurano che dopo la brutta esperienza di Berlusconi arrivi finalmente Romano Prodi, lui si che farà qualcosa per la povera gente, lui.



Marco Cedolin

Anonimo ha detto...

Enrico, personalmente credo che sarebbe il caso di non attribuire a D'Alema machiavellismi anche quando non e' il caso.
Chi esce con le ossa rotte da questo voto sono principalmente i Ds, e l'ala prodiana della Margherita. Perche' sono quelli che hanno messo piu' energie nella costruzione del Partito Democratico, e ora col necessario allargamento al centro della maggioranza vedono in pericolo il proprio progetto (gia' mezza Margherita e' contraria al PD, figuriamoci l'UDC).
Il cerino in mano in questo momento ce l'ha Fassino, che tra l'altro si trova a metter su un congresso nel bel mezzo di una crisi di Governo.
E la prospettiva, semmai, e' quella di un'intesa neocentrista (Rutelli - Casini) che marginalizza i Ds.

Che in questo scenario D'Alema e/o Prodi abbiano complottato contro la coalizione e' assurdo, a meno di non pensare che fossero in vena di masochismo.

e.talpa ha detto...

@fede

Ciao, anche io rispondo qui e là.
Leggi cosa scrive il direttore di Repubblica:

Il dramma della sinistra sta alla fine in un paradosso: nelle condizioni attuali senza l'ala radicale non si vince, ma con l'ala radicale non si governa. (...)
La lezione della crisi è quella di costruire al più presto una forte piattaforma riformista , il partito democratico, cioè una vera sinistra di governo con vocazione maggioritaria capace di allearsi con i radicali sfidandoli per l'egemonia culturale, costringendo i leader a uscire da ogni ambiguità.

E 'nvedi un po' se non ne esce sconfitta la sinistra radicale, e quindi se dobbiamo chiamare "scemi" R&T o machiavellico D'Alema (perché per il secondo vale la presunzione di buona fede e per i primi non la presunzione di razionalità?)

Anonimo ha detto...

e va bene, intervengo dal mio letto di dolore.
E credo che qui le cose stanno così. Che c'è una cosa vera, che dice la destra ma è vera, ed è che il governo che abbiamo eletto non poteva governare veramente perchè non si fanno leggi che vengano condivise da uno schieramento che parte da mastella e arriva a vladimir luxuria. Cioè, nessuna legge importante. E non si fa una politica di sinistra con i voti determinanti di andreotti e pininfarina. e non se ne fa una di destra con il 18% in mano alla sinistra sinistra. Allora io penso a prodi. Che non è un uomo di sinistra. E' un moderato. E che se ne fotte di questi giochini di partito. Che tanto lui un partito non ce l'ha. E quello che vuole lui è governare. Perchè lui ha una visione strettamente economica dell'italia. E vuole mettere a posto i conti pubblici. e frega una minchia dei pacs e dell'afghanistan, in fondo. Questo signore, prima di morire, vuole vedere un'italia che esce dal terzo mondo. Come o con chi, alla fine, non gl'importa. Allora quest'uomo, che non è scemo, ha capito che deve avere un governo forte. E adesso lui questo governo forte ce lo può avere solo con tutti i suoi amicici ex democristiani e un po' di ds senz'identità. E gli è venuta in mente questa bella idea. Che è stata ieri, ma poteva essere un altro giorno. Era lì che aspettava. Aspettava solo la scusa per dire P'cato, così non si governa. Cambiamo le carte in tavola e andiamo avanti.
E adesso questo signore si fa un bel governo di centro, che è esattamente quello che è lui. Un uomo corretto ma democristiano. Ce n'era, qualcuno, di democristiano corretto. Uno era lui.
Moriremo democristiani, con buona pace di chi ci colpevolizza di cose che non abbiamo provocato.

lastreganocciola ha detto...

già, ness, il dramma è non averne provocato di migliori.

Anonimo ha detto...

bisogna essere più bravi di un qualsiasi trotzkista di passaggio per fare più di così.