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"Come odio avere sempre ragione!"

Ian Malcolm, Jurassic Park

...e questo giusto per far contenta la Nessie...
"Portatemi un uomo sano e lo curerò"
C.G. Jung


"Naturalmente quando si ha ragione mettersi in dubbio non serve, giusto?"
Dr. House


"Il bello di te è che credi sempre di avere ragione, quello che è frustrante è che la maggior parte delle volte è vero."
Stacy, Dr. House


"Il che dimostra che, per quanto intelligente, sono comunque un idiota come tutti"
Albus Silente, Le Fiabe di Beda il Bardo, J.K.Rowling

giovedì 15 febbraio 2007

Avanti, miei Prodi!

L'altro giorno Paolo ha mandato un sms ad un telefonino che viene letto da Prodi, dicendogli che al Presidio NO TAV di Borgone si digiunava in solidarietà con Vicenza. Gli è stato risposto (firma Romano) "Ci sono molti modi per difendere la pace, un abbraccio dall'India".
Dopo le dichiarazioni di Amato che paventano manifestanti violenti a Vicenza, ho mandato anch'io un sms: "Perché Amato dà solidarietà preventiva alla polizia per Vicenza? Darà ordine di caricare donne e bambini? Prima che amorale, sarebbe irresponsabile, per le reazioni della gente, e poi come potrebbe rifondazione non uscire dal governo a quel punto? Saluti da un NO TAV (sempre meno) fiducioso".
Dopo un'ora e mezza ho ricevuto anch'io una risposta a firma "Romano": "Cercate di essere sereni e di riflettere come e concretamente si costruisce la pace".

Io sono convinto che chi ci vuole spaventare avrà l'effetto opposto di far scendere più gente in strada, indispettita dai deliri della politica, ma sempre calma e determinata.


TROVA LE DIFFERENZE
Qui in Valle ce la siamo un po' presa, che ieri La Stampa insinuava in prima pagina che sostanzialmente le fantomatiche-nuove-BR sarebbero andate a scuola dai NOTAV. E, sarà perché è stata subito lanciata la campagna Smettiamo tutti di comprare LaBusiarda, sarà che per una volta anche il LìderMaximo si è sbattuto a far scrivere ai pennivendoli da un avvocato, oggi ritrattano (anche qui e nei commenti): L'ira dei NOTAV: tra noi nessun sovversivo. E DiPietro prontamente ribadisce che i Sindaci valsusini stanno andando troppo oltre (?!).
E' che dovrebbe incominciare a prendersela un po' di più tutta l'Italia, quando GiulianoSarkozy e tre quarti del parlamento si preoccupano che a Vicenza ci possano essere degli estremisti che se la prendano con la polizia. E quando gli USA si propongono di fare loro il servizio d'ordine (quando si dice la sovranità nazionale, figuriamoci quella popolare).


4 commenti:

e.talpa ha detto...

http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/cronaca/base-usa-vicenza/base-usa-vicenza/base-usa-vicenza.html

Corteo di sabato, il ministro teme "ostilità contro le forze dell'ordine"
"Chi siede in Parlamento deve esprimere solidarietà alle divise"

Base Vicenza, l'allarme di Amato
Prodi: "No a tensioni e aggressioni"

Prc e Pdci criticano il ministro: "Non confonda il pacifismo con la violenza da stadio"
Il premier: "Spero sia una manifestazione serena, libera e democratica"

ROMA - Lo dice mentre parla in Aula dei recenti arresti che hanno sgominato il nucleo delle nuove Br. Nel chiudere l'intervento alla Camera, il ministro dell'Interno Giuliano Amato fa anche un riferimento alla manifestazione di sabato prossimo, a Vicenza, contro la costruzione della base americana, ai rischi che si traduca in un'occasione per "saldare spezzoni di ostilità nei confronti delle forze dell'ordine". E lancia il suo invito: "Tutti coloro che siedono in Parlamento esprimano un sentimento opposto a quanti, invece, vorrebbero cogliere l'occasione di quella manifestazione per saldare spezzoni di ostilità verso la polizia". Da Nuova Delhi l'auspicio di Romano Prodi: "Che sia una manifestazione democratica e libera, senza aggressioni né tensioni".

Prodi: "Manifestare con consapevolezza". "Spero che sia una manifestazione serena e mi auguro che sia portata avanti con consapevolezza come ogni manifestazione democratica, libera, senza aggressioni e tensioni". Romano Prodi, dall'India, auspica che il corteo di sabato non produca conflitti, replica all'allarme-sicurezza lanciato dalle autorità Usa sottolineando che "la responsabilità dell'ordine pubblico è del governo italiano, non di quello americano", e insiste: "Sui sottosegretari, quel che ho detto lo ribadisco: non si manifesta contro il governo, da parte dei membri del governo in particolare. Da parte dei cittadini, invece, c'è la democrazia".

Cento: "Non andrò". "Prendo atto dell'appello di Prodi, non andrò alla manifestazione": così il sottosegretario all'Economia, Paolo Cento, chiude il "caso" della sua partecipazione al corteo, sabato. Ma ricorda che "il governo, al di là della presenza a Vicenza di esponenti di governo, deve fare i conti con un'opinione diffusa, contraria all'allargamento della base, che è una base di guerra".

Ulivo: "No all'eversione". Che l'attenzione delle forze politiche si stia concentrando su quell'appuntamento, si capisce anche dalle parole di Anna Finocchiaro, capogruppo diessino al Senato: "Stiamo attenti a non trasformare la manifestazione di Vicenza in un luogo potenziale di cultura eversiva". Mentre il vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli chiede che, in caso di disordini, questi siano repressi "con estrema severità".

Prc e Pdci: "Amato non confonda pace e violenza". "Mi sembra che Amato confonda le manifestazioni per la pace con certe manifestazioni violente negli stadi. Vicenza sarà una grande manifestazione di popolo e per questo pacifista" dice Alfonso Gianni di Rifondazione. Per Severino Galante, capogruppo Pdci in Commissione Difesa alla Camera, "è pericoloso evocare lo spettro di possibili incidenti. Evidentemente si vuole a tutti i costi coprire le giuste ragioni dei vicentini".

A Vicenza scuole chiuse. Sul fronte dell'ordine pubblico, il prefetto di Vicenza, Piero Mattei, ha annunciato che le scuole di Vicenza rimarranno chiuse sabato mattina. Potrebbero crearsi, secondo la Prefettura, ''momenti di altissima tensione'', per cui e' da tutelare ''la sicurezza e l'incolumita' dei giovani studenti''.


http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200702articoli/1591girata.asp
In duemila si preparano alla manifestazione di sabato.
L'ira dei NO TAV: tra noi nessun sovversivo
Persino Virano, l'avversario storico dei movimenti dice: «Sono persone per bene».

TORINO In Valle lo dipingono come Belzebù ma il commissario straordinario della Torino-Lione, Mario Virano, non ha dubbi: «Attribuire alle posizioni critiche espresse nei confronti della Torino-Lione una posizione di contiguità con i movimenti terroristici non è corretto». Virano parla al termine della giornata più difficile per il suo Osservatorio. Ieri gli esperti nominati dai sindaci della Val di Susa sono stati sul punto di abbandonare la riunione e di far saltare l’unico tavolo di dialogo ancora aperto tra Roma e gli amministratori No Tav. Alla fine il filo è stato riannodato. «Normale dialettica», commenta Virano/Belzebù.
E spiega: «Credo di conoscere bene la Valle di Susa e così pure gli interlocutori che considero persone per bene e che stimo, quindi non vedo alcuna contiguità. In ogni caso, se ci fosse qualcuno che esce da questo quadro di correttezza sarebbe lo stesso movimento il primo ad isolarlo». Concetti che riecheggiano nella parole di Nilo Durbiano, sindaco di Venaus. Un socialista, un moderato che ieri pomeriggio nel corso della giunta comunale valutava la «possibilità di fare causa a chiunque si permetta di accostare i No-Tav con i terroristi» perché «l’associare o il semplice accostare il movimento a fenomeni eversivi è offensivo». Aggiunge: «Da noi tutto avviene alla luce del sole e siamo riusciti sempre, nel limite delle contingenze e a volte sul filo del rasoio, a rispettare la legalità».

Del resto il motto del movimento è quel «A sarà dùra» che sabato prossimo risuonerà anche a Vicenza. Dalla Val di Susa partiranno almeno duemila persone. Mille troveranno posto sui venti bus affittati dai comitati spontanei. Si paga 16 euro e si parte alle sette del mattino da Bussoleno, Vaie e Bruzolo, mezz’ora dopo da Avigliana e da Sant’Ambrogio. Il sito No Tav.Ue aggiorna il numero di posti disponibili. Un altro migliaio di valsusini raggiungeranno Vicenza con auto proprie o prenderanno il treno. «I vicentini - racconta Guido del comitato Spinta dal Bass - ci hanno chiesto di portare le nostre bandiere. E così faremo». Gli striscioni? «Non ci abbiamo ancora pensato». In ogni caso la rima per gli slogan è presto fatta: «Dalla Val Susa a Vicenza abbiamo perso la pazienza». Altre bandiere arriveranno con i bus in partenza da Torino (partenza alle 8 da largo Brescia).

Una presenza organizzata che non piace al ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro: «Trovo ipocrite le parole del presidente Ferrentino che da un lato dice di voler isolare infiltrazioni brigatiste ma allo stesso tempo annuncia una delegazione di massa alla manifestazione di Vicenza». In Valle, però, non danno molto peso alle esternazioni dell’ex pm. Ancora Durbiano: «Siamo tutti consapevoli che stiamo vivendo una situazione difficile e pericolosa. Da parte nostra noi alzeremo ancor di più la guardia ma serve anche una grande responsabilità a livello di governo. Vigileremo, ma l’eversione non fa parte del dna del Movimento».

Del resto se un moderato come Durbiano parla di «contaminazioni positive tra gli abitanti della Val di Susa e il centro sociale Askatasuna di Torino» qualcuno si dovrà pur interrogare sui rischi di sottovalutare o di etichettare quel movimento. Giuseppe Joannas, sindaco di Bussoleno ed esponente di Rifondazione Comunista, non ha dubbi: «Il nostro è un modello incredibile di democrazia partecipata che ha sempre detto no a qualsiasi forma di violenza, anzi la violenza l’abbiamo subita». E Lele Rizzo, uno dei leader di Askatasuna, aggiunge: «Il movimento No-Tav è voluto dalla gente e non ha nulla da imparare da nessuno. I nostri obiettivi li dichiariamo e li perseguiamo alla luce del sole. Siamo contrari a qualsiasi azione sovversiva e clandestina».



http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200702articoli/1591girata.asp
Il movimento è sano, ma saremo più vigili
Intervista ad Antonio Ferrentino
«In tutti questi anni noi abbiamo sempre avuto ben chiaro il confine tra legalità e illegalità. Come amministratori abbiamo sempre tenuto alta la guardia contro le infiltrazioni, qualunque tipo di infiltrazioni, e lo faremo ancor di più dopo tutti questi tentativi di accostare un movimento fatto di sindaci, parroci, cittadini e famiglie ai nuovi brigatisti rossi». Antonio Ferrentino, presidente della Comunità Montana della Bassa Val di Susa e Cenischia, è preoccupato dagli effetti «indotti e pericolosi» che potrebbe determinate questo accostamento e per questo annuncia la «volontà di raddoppiare gli sforzi per evitare intromissioni in un movimento che per la sua stessa natura di democrazia partecipata è immune dal tentativo di dare una sponda ai terroristi».

Presidente è sicuro che il movimento sia immune dalla propaganda terroristica?
«Non posso rispondere dei singoli ed è per questo che aumenteremo la vigilanza, ma nella sua totalità sì. Stiamo tentando di applicare un modello di democrazia partecipata sulle scelte che riguardano la vita di migliaia di cittadini. Un’opera come il Tav non può essere imposto a una comunità. La comunità deve partecipare alle decisioni. È una questione ineludibile che se non viene affrontata anche a livello parlamentare non potrà altro che generare 10, 100, 1000 Val di Susa».

Un modello anche per i terroristi?
«Assolutamente no. Io da anni vedo tanti tentativi per depotenziare, per annullare, questa spinta alla partecipazione popolare. Abbiamo assistito a tentativi di strumentalizzazione della nostra protesta da parte di varie frange estremiste ma li abbiamo isolati e respinti. Abbiamo gli anticorpi, aumenteremo la loro produzione. Può darsi che i terroristi abbiano messo gli occhi su questo movimento, forse per stopparlo, forse per fare proseliti, ma in Valle non troveranno sponde».

Negli anni Ottanta, però, in Val di Susa si era concentrata una colonna di Prima Linea, dieci anni fa spuntano i Lupi Grigi, recentemente l’attentato al traliccio della 3...
«Ecco, proprio quello. Un mese fa qualcuno ha messo dei copertoni sotto un traliccio e poi ha appiccato il fuoco. I grandi giornali nazionali hanno dedicato pagine al fatto mentre se fosse accaduto in qualsiasi altro posto avrebbe trovato spazio in una breve. Se c’è un rischio è legato al fatto che qualsiasi cosa succeda sul nostro territorio ha un’eco mediatica esponenziale. E così qualsiasi cretino o qualsiasi criminale faccia qualcosa da noi è quasi certo di finire in prima pagina».

L’esperienza della Val di Susa, però, è stata studiata a fondo dai brigatisti. Nell’Aurora se ne parla in sette pagine. Che ne pensa?
«Vorrei leggere quel documento. Non posso parlare senza conoscere quelle sette pagine. Mi preoccupa molto di più il tentativo di accostare la nostra storia alle Brigate Rosse. Si tratta di un’operazione non solo errata ma anche pericolosa, molto pericolosa. La nostra protesta è pacifica, popolare e democratica. Stiamo esercitando un nostro diritto e non intendiamo retrocedere di un solo millimetro».

Lei parla della possibilità di far nascere 10, 100, 1000 Val di Susa. Per questo andrete a Vicenza?
«Il problema è dare la possibilità ai cittadini di contribuire a scelte che avranno effetti sulla loro vita quotidiana per i prossimi cento anni. Vale per la Torino-Lione e vale anche per la base militare americana. Per questo io sarò a Vicenza, ma a titolo personale».

Anonimo ha detto...

le differenze:
-la foto di sarkozy è in bianco e nero, quella di amato a colori.
-Sarkozy sembra un attore degli anni '30, amato un topo da laboratorio.
- amato prega, sarkozy ammicca
- amato ha gli occhiali
- amato quando parla nons embra l'ispettore cluseau
- sarkozy quando parla non sembra uno che dovevano farlo presidente della repubblica e poi hanno scelto un amendoliano
però, in compenso hanno le stesse orecchie.

arianna&elena ha detto...

Caro imprevedibile rivoluzionario, attendo un resoconto dettagliato delle "vicentine vicende" con tanto di reportage fotografico!
Mi raccomando, torna vittorioso...o almeno con pochi lacrimogeni nei polmoni...!
La bbionda

Anonimo ha detto...

oh, ma secondo me, prodi c'ha un risponditore automatico per gli sms...
eppoi, le hai sentite le ultime dichiarazioni di padoa schioppa? (schioppa come nome, non come indicativo presente del verbo schioppare)...