santoddio, qui c'è proprio tutto: una riforma schifosa, una protesta sacrosanta, una grande opportunità di legare diverse voglie di cambiare e capacità di costruire, vecchie strategie di tensione per mettere in crisi tutto questo, risposte dell'"uomo medio" potenziale alleato che non distinguono, prevedibile irritazione verso questi mediomen e conseguente perdita di alleati preziosi.
Cazzo.
11:42 Roma, denuncia degli studenti: "Aggrediti da ragazzi di destra"
Aggrediti da un gruppo di studenti di Blocco Studentesco proprio a pochi passi dal Senato. E' la denuncia di alcuni studenti che partecipano alla manifestazione sotto al Senato. "Erano una sessantina, si sono tolte le cinture dai pantaloni e ci hanno aggrediti - racconta Ludovica, studentessa di un liceo romano - volvevano a tutti i costi guadagnare la testa del presidio. Erano tutti studenti di Blocco Studentesco". Blocco studentesco è un'associazione studentesca di estrema destra. "Un ragazzo è stato malmento e colpito riupetutamente alla testa, erano una furia, non si fermavano. Della polizia neanche l'ombra, sono tutti su corso Rinascimento", conclude Ludovica.
11:44 Roma, ragazzo picchiato: "Erano in dieci con caschi e cinture"
Se l'è cavata con un taglio alla testa Alessandro, il ragazzo del liceo Newton di Roma aggredito da un gruppo del blocco studentesco, sigla di estrema destra. "Ero davanti alla transenna da questa mattina. Improvvisamente mi sono venuti addosso in 10 picchiandomi con i caschi e le cinture. Volevano guadagnare la transenna per un'iniziativa politica ed io ho cercato di dire che dovevamo metterci d'accordo su qualunque manifestazione di questo genere. Per tutta risposta mi hanno colpito con un casco ferendomi alla testa".
11:59 Blocco studentesco: "Noi caricati da antifascisti"
"Mentre si svolgeva il corteo di protesta degli studenti sotto al Senato, i ragazzi del Blocco Studentesco sono stati caricati dagli antifascisti che volevano escluderli dalla manifestazione. Alle cariche sono seguite le proteste di tutto il corteo per questo tentativo di esclusione di una parte di studenti dalla protesta anti-Gelmini. Gli studenti in piazza hanno cominciato ad intonare il coro 'né rossi ne neri solo liberi pensieri' per condannare l'episodio di violenza contro i ragazzi del Blocco studentesco. Rifiutiamo questo tentativo di spaccare il fronte unito degli studenti da parte di alcuni idioti antifascisti". Così in una nota il Blocco studentesco.
Poteva essere il tallone d'Achille di questo movimento studentesco, che ha saputo conquistare un grande spazio con l'arma della creatività e della assoluta non violenza. In parte, questa mattina il timore si è trasformato in realtà: l'irruzione del meccanismo più classico della provocazione squadrista verso gli studenti nel corteo con la ancor più classica risposta dai gruppi . Con carica finale della polizia. E - questa è una variante berlusconiana - il premier che chiosa: "Siamo stati di manica fin troppo larga".
Tutto già visto, ma tanto basta perché la protesta contro la legge Gelmini nel giorno della sua approvazione si trasformi, nei media, in scontri tra opposti estremismi. Con strascico di condanne o polemiche sull'azione della polizia.
Ora il movimento degli studenti è subito a un bivio. Continueranno le occupazioni dei licei, aumenteranno i rischi di tafferugli, le università saranno alle prese con la partenza del "loro" decreto, come annunciato oggi dal ministro. Ma soprattutto dovranno sperimentare se sono davvero capaci di far comprendere le preoccupazioni per la qualità della cultura (e della società) che gli derivano dalle decisioni e dagli annunci di chi governo questo paese.
Dovranno imboccare una strada già nei prossimi giorni. E una spinta non piccola verso quella che verrà scelta dipenderà anche dalla politica, dalla capacità di parlare delle forze di opposizione e dai sindacati, che domani bloccheranno quei docenti ai quali questo movimento si è rivolto più di ogni altra volta.
(29 ottobre 2008)
Cazzo.
11:42 Roma, denuncia degli studenti: "Aggrediti da ragazzi di destra"
Aggrediti da un gruppo di studenti di Blocco Studentesco proprio a pochi passi dal Senato. E' la denuncia di alcuni studenti che partecipano alla manifestazione sotto al Senato. "Erano una sessantina, si sono tolte le cinture dai pantaloni e ci hanno aggrediti - racconta Ludovica, studentessa di un liceo romano - volvevano a tutti i costi guadagnare la testa del presidio. Erano tutti studenti di Blocco Studentesco". Blocco studentesco è un'associazione studentesca di estrema destra. "Un ragazzo è stato malmento e colpito riupetutamente alla testa, erano una furia, non si fermavano. Della polizia neanche l'ombra, sono tutti su corso Rinascimento", conclude Ludovica.
11:44 Roma, ragazzo picchiato: "Erano in dieci con caschi e cinture"
Se l'è cavata con un taglio alla testa Alessandro, il ragazzo del liceo Newton di Roma aggredito da un gruppo del blocco studentesco, sigla di estrema destra. "Ero davanti alla transenna da questa mattina. Improvvisamente mi sono venuti addosso in 10 picchiandomi con i caschi e le cinture. Volevano guadagnare la transenna per un'iniziativa politica ed io ho cercato di dire che dovevamo metterci d'accordo su qualunque manifestazione di questo genere. Per tutta risposta mi hanno colpito con un casco ferendomi alla testa".
11:59 Blocco studentesco: "Noi caricati da antifascisti"
"Mentre si svolgeva il corteo di protesta degli studenti sotto al Senato, i ragazzi del Blocco Studentesco sono stati caricati dagli antifascisti che volevano escluderli dalla manifestazione. Alle cariche sono seguite le proteste di tutto il corteo per questo tentativo di esclusione di una parte di studenti dalla protesta anti-Gelmini. Gli studenti in piazza hanno cominciato ad intonare il coro 'né rossi ne neri solo liberi pensieri' per condannare l'episodio di violenza contro i ragazzi del Blocco studentesco. Rifiutiamo questo tentativo di spaccare il fronte unito degli studenti da parte di alcuni idioti antifascisti". Così in una nota il Blocco studentesco.
Poteva essere il tallone d'Achille di questo movimento studentesco, che ha saputo conquistare un grande spazio con l'arma della creatività e della assoluta non violenza. In parte, questa mattina il timore si è trasformato in realtà: l'irruzione del meccanismo più classico della provocazione squadrista verso gli studenti nel corteo con la ancor più classica risposta dai gruppi . Con carica finale della polizia. E - questa è una variante berlusconiana - il premier che chiosa: "Siamo stati di manica fin troppo larga".
Tutto già visto, ma tanto basta perché la protesta contro la legge Gelmini nel giorno della sua approvazione si trasformi, nei media, in scontri tra opposti estremismi. Con strascico di condanne o polemiche sull'azione della polizia.
Ora il movimento degli studenti è subito a un bivio. Continueranno le occupazioni dei licei, aumenteranno i rischi di tafferugli, le università saranno alle prese con la partenza del "loro" decreto, come annunciato oggi dal ministro. Ma soprattutto dovranno sperimentare se sono davvero capaci di far comprendere le preoccupazioni per la qualità della cultura (e della società) che gli derivano dalle decisioni e dagli annunci di chi governo questo paese.
Dovranno imboccare una strada già nei prossimi giorni. E una spinta non piccola verso quella che verrà scelta dipenderà anche dalla politica, dalla capacità di parlare delle forze di opposizione e dai sindacati, che domani bloccheranno quei docenti ai quali questo movimento si è rivolto più di ogni altra volta.
(29 ottobre 2008)
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