VECCHI SIMBOLI, NUOVE OCCASIONI
Se si vuole costruire un progetto per il futuro non ci si può far deviare dalla difesa arroccata di identità già terremotate da una crisi le cui ragioni non sono solo esogene. Non è con un simbolo novecentesco disegnato con attrezzi oggi in disuso che si salvaguardano i valori forti, fondanti, attuali che stanno nella storia del movimento operaio, ma con le scelte concrete della politica, i suoi contenuti, le pratiche di quei valori, arricchiti dal confronto e persino dal conflitto tra di essi: il lavoro e l’ambiente, lo sviluppo e il suo limite, l’uomo e la donna. Sennò, di quale nuova sinistra, di quale nuovo modello sociale andiamo parlando?
Loris Campetti, Il Manifesto 09/02/2008
Se si vuole costruire un progetto per il futuro non ci si può far deviare dalla difesa arroccata di identità già terremotate da una crisi le cui ragioni non sono solo esogene. Non è con un simbolo novecentesco disegnato con attrezzi oggi in disuso che si salvaguardano i valori forti, fondanti, attuali che stanno nella storia del movimento operaio, ma con le scelte concrete della politica, i suoi contenuti, le pratiche di quei valori, arricchiti dal confronto e persino dal conflitto tra di essi: il lavoro e l’ambiente, lo sviluppo e il suo limite, l’uomo e la donna. Sennò, di quale nuova sinistra, di quale nuovo modello sociale andiamo parlando?
Loris Campetti, Il Manifesto 09/02/2008
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