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"Come odio avere sempre ragione!"

Ian Malcolm, Jurassic Park

...e questo giusto per far contenta la Nessie...
"Portatemi un uomo sano e lo curerò"
C.G. Jung


"Naturalmente quando si ha ragione mettersi in dubbio non serve, giusto?"
Dr. House


"Il bello di te è che credi sempre di avere ragione, quello che è frustrante è che la maggior parte delle volte è vero."
Stacy, Dr. House


"Il che dimostra che, per quanto intelligente, sono comunque un idiota come tutti"
Albus Silente, Le Fiabe di Beda il Bardo, J.K.Rowling

giovedì 12 luglio 2007

Pillole


La Talpa è ancora viva, ancorché malconcia, essendo malamente caduta con tutto il peso sulla spalla mentre giocava a calcetto. E dopo aver passato una notte ad aggrapparsi a corde e leve di ogni sorta ogni volta che voleva girarsi, riempie il blog con qualche micropensiero partorito nei pochi microsecondi liberi di queste ultime due settimane.

UN DILETTANTE

E' diventato un luogo comune, quando qualcuno (tipicamente zerbino) fa mostra di (o più probabilmente, millanta) un atteggiamento fiero di sé (con sfumature di arroganza artistica), dirgli che si è comportato da Clint Eastwood.
Alla terza volta che me lo sono sentito ripetere, ho incominciato a sospettare di aver ormai surclassato le classiche due espressioni, con sigaro e senza sigaro, passando a quelle più geneticamente congeniali agli insopportabili rivoluzionari. E mi sono reso conto di avere anch'io due espressioni soltanto, quella arrabbiata, e poi quella incazzata.


RE MIDA

Soltanto che la conseguenza sistematica sembra essere quella di un Re Mida al contrario, ovvero di trasformare in merda tutto ciò che di buono si sfiora. Sennonché Guccini è un tantinello più poetico, e soprattutto dà l'impressione di farlo apposta e non per sbaglio, ed ecco spiegata la citazione (che, dite la verità, non vi eravate accorti che l'avevo già aggiunta nei giorni scorsi, neh?!).
Come sabato scorso, che la giornata era iniziata con un bagno in una splendida caletta, e l'odore della resina, dei pini marittimi, il rumore delle cicale, il profumo della macchia mediterranea, mi avevano fatto venire voglia di correre subito in un campeggio.
E si finisce, con tutta la buona volontà, a non poter rispondere si o no ma a dover partire da Adamo ed Eva, senza naturalmente averne né il tempo né la possibilità.


DISTACCO
Una strana sensazione. Che non è il mio corpo che cambia. Se sciate, forse a volte vi è capitato, a fine giornata, nelle ultime discese, di avere la sensazione che il corpo se ne vada per i fatti suoi, senza che voi lo controlliate. In genere non è un nuovo livello di consapevolezza, ma un ottimo modo per farsi male.
Perché succede che ci si muova con una calma che è più che altro lentezza, che si osservino le cose quasi da fuori, con stanchezza che è quasi rassegnazione. Credo che la sensazione sia cosa nota, tanto per cominciare capita anche in altri sport.
Io ieri sera mi sentivo così, con il mio cervello che pensava cosa fare, e il corpo che non rispondeva, non sentiva. E mi sono chiesto, se è così che si sente sempre un disabile, che la volontà, per qualche ignota ragione e diversamente da come dovrebbe essere, non si traduce in pratica.


THINK PINK

Che è un articolo scritto da un noto fascista per mettere alla gogna il magistrato, però che soddisfazione vedere un titolo così in prima pagina sulla busiarda.
Vedersi rifondere un danno monetario è poco rispetto alla condanna morale che ci dovrebbe essere, però... e pare che anche la prima donna risarcita per i fatti di Genova fosse di Pinerolo.


LA POLIZIA HA CARICATO? DEVE PAGARE
La Corte dei Conti: gli scontri procurano un grave danno d'immagine per lo Stato

Il procuratore generale della Corte dei Conti del Piemonte, Ermete Bogetti, ha «quasi concluso», sono parole sue, l’indagine sul presunto «danno d’immagine nei confronti dello Stato e degli stessi corpi di polizia», causato dalle cariche della polizia avvenute a Venaus, in Val Susa, nel dicembre del 2005, durante lo sgombero di strade e cantieri dell’Alta Velocità, occupati da giorni da centinaia di manifestanti, tra cui elementi estremisti e dell’area anarchica, ora imputati dai pm di Torino, di «resistenza, lesioni, devastazione e saccheggio». (...)
Insomma, dal dicembre 2005 al luglio del 2007, il dottor Bogetti non s’è spostato di un solo millimetro. Allora aveva testualmente risposto, a chi gli chiedeva se avesse mai avuto «pressioni» per aprire il fascicolo: «No, nessuna pressione. Sono stato sollecitato dalle immagini viste in tv. Mi sembra che la polizia debba tutelare i cittadini, non aggredirli gratuitamente. Uno dei doveri dello Stato è quello di creare consenso intorno al rispetto delle leggi, ma se qualcuno agisce in modo da spezzare il rapporto fra cittadini e istituzioni, il pregiudizio è evidente. Non vedo differenze con il dipendente pubblico che si macchia di reati d’altro genere e viene condannato dalla Corte dei Conti a risarcire lo Stato per il danno provocato dal suo comportamento». Il calendario dei prossimi interrogatori è già stato fissato. E sfileranno altri dirigenti della polizia torinese, allora responsabili dei reparti che agirono a Venaus.

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