Benvenuto

"Come odio avere sempre ragione!"

Ian Malcolm, Jurassic Park

...e questo giusto per far contenta la Nessie...
"Portatemi un uomo sano e lo curerò"
C.G. Jung


"Naturalmente quando si ha ragione mettersi in dubbio non serve, giusto?"
Dr. House


"Il bello di te è che credi sempre di avere ragione, quello che è frustrante è che la maggior parte delle volte è vero."
Stacy, Dr. House


"Il che dimostra che, per quanto intelligente, sono comunque un idiota come tutti"
Albus Silente, Le Fiabe di Beda il Bardo, J.K.Rowling

venerdì 30 marzo 2007

USA NO WAR


(Lettera dei Veterani per la Pace su Rossi e Turigliatto)

Cari amici,
Recentemente abbiamo ricevuto notizie del voto nel Parlamento Italiano riguardo la continuazione della partecipazione del paese all'occupazione dell'Afghanistan, e della decisione di due deputati, Franco Turigliatto e Ferdinando Rossi, di privare del loro appoggio il governo del centro-sinistra in questo voto. Abbiamo inoltre sentito che la loro azione non è stata approvata da molti all'interno del movimento contro la guerra. Siamo venuti a conoscenza del fatto che, a causa della loro decisione, sono stati considerati responsabili della quasi caduta del governo, e che sono stati attaccati da molti che avevano preso parte alle mobilitazioni contro la guerra negli ultimi tempi. Abbiamo, infine, saputo che Franco Turigliatto è stato accusato dal proprio partito, Rifondazione Comunista, di aver leso l'immagine dell'organizzazione, e per questo allontanato, sostanzialmente espulso, dal partito stesso per due anni.
In quanto veterani delle guerre che gli Stati Uniti hanno scatenato in tutto il mondo da più di mezzo secolo, vogliamo esprimere la nostra solidarietà a Franco Turigliatto e Ferdinando Rossi in opposizione alla guerra in Afghanistan, e il nostro rammarico nei confronti di quanti nel movimento contro la guerra non appoggiano a sufficienza quei pochi nel Parlamento Italiano che hanno il coraggio di opposi ad un governo guerrafondaio.
Abbiamo provato in prima persona l'orrore della guerra e abbiamo tanta esperienza di politici che si assicuravano che il miglior modo per fermare la guerra fosse lasciare le decisioni importanti alle discussioni nei luoghi istituzionali le quali, ci promettevano, avrebbero, nei tempi dovuti, ottenuto dei risultati, illuminando i guerrafondai. Abbiamo visto morire molti dei nostri compagni mentre aspettavamo che i politici decidessero di riportare le truppe a casa.
Riteniamo che l'unico modo per fermare la guerra sia che la gente si alzi in piedi e resista. Se questa resistenza inizia anche solo da uno o due donne o uomini, isolati e coraggiosi, allora costoro meritano il nostro sostegno. La guerra in Vietnam è stata fermata da una convergenza tra il popolo vietmita che ha resistito, il movimento che ha manifestato nelle piazze e noi soldati che abbiamo rifiutato di continuare a far parte della macchina di guerra. Se fossimo rimasti fermi ad aspettare un regalo da governi "progressisti", ci troveremmo tuttora in quel paese, e il suo popolo sarebbe ancora sotto occupazione militare statunitense.
Esprimiamo il nostro pieno sostegno e saluti calorosi a Franco Turigliatto e Ferdinando Rossi.
Micheal Uhl
A nome del Consiglio Direttivo dei Veterani per la Pace


giovedì 29 marzo 2007

Se non ora, quando?

Ho appena ricevuto questa lettera dal Sindaco di Condove, insegnante di religione.
E mi ha commosso.

“Chi ha cominciato a leggere queste righe, ma in passato ha già partecipato a manifestazioni contro l’alta velocità, ha già seguito più volte le serate informative sull’argomento, indette qua e là per la valle e ha già appeso alla finestra di casa gli striscioni No Tav, può lasciar perdere la lettura. Questo testo è per altre persone, raggruppabili in alcune categorie, che qui proverò a tratteggiare.
E’ per quelli che tante volte, in passato, mi hanno detto: ci vediamo alla manifestazione!
E poi non sono mai arrivati.
Che mi hanno detto: ci vediamo alla marcia!
E poi non hanno mosso un passo fuori dalla porta, sperando che la defezione non fosse grave e che nessuno notasse la loro assenza (…tanto ci sarà già un sacco di gente…)
E’ per quelli che, con sguardo basso e rassegnato, fino ad oggi hanno tacitato la propria coscienza e giustificato il disimpegno, dicendo: tanto se vogliono farlo, il Tav, lo faranno comunque. Trascurando il dettaglio di quei 12 anni (quelli appena trascorsi) in cui comunque, a forza di No, l’alta velocità in Valle di Susa è stata costretta a rallentare, a cercare percorsi alternativi, a nascondersi nelle profondità delle montagne…
E’ per quelli che, in occasione di precedenti manifestazioni, non sono usciti di casa: perché non mi piace certo il Tav, ma io con tutte quelle bandiere rosse non centro nulla…
Dimostrando di non aver mai notato l’arcobaleno di tutte le altre forze in campo e soprattutto dimostrando di non aver capito che il No Tav in Valle è una questione che sta al di là e al di sopra di qualunque schieramento politico.
E’ per quelli che, con aria di superiorità, mi hanno detto: il Tav non si ferma certo con le marce!
Ma poi non sono mai stati in grado di trovare idee più intelligenti e, nel frattempo, hanno preferito non accorgersi che, accanto alle marce, il lavoro procedeva anche in altre direzioni.
Per tutti costoro il 31 maggio rappresenterà una giornata ideale per ripensare alle tante occasioni mancate.
Magari sarà la volta buona per buttare via tutti quegli alibi costruiti dall’indifferenza.
Magari sarà la volta giusta per capire che in certe occasioni l’impegno individuale è un imperativo morale.
Che a volte, più che con le bandiere rosse, è il caso di fare i conti con la propria coscienza.
Che sempre è importante mettersi in gioco, anche se non si ha sempre la certezza della vittoria.
E’ a tutti costoro che dedico il ritornello di una canzone scritta nel ghetto polacco di Kossovo e che Primo Levi mette in bocca ad un ebreo partigiano, in Russia:

Se non sono io per me, chi sarà per me?
Se non così, come?
E se non ora, quando?”


Questo scrivevo il 16 maggio 2003, alla vigilia della prima davvero “grande” marcia contro l’alta velocità che la nostra Valle ha saputo costruire.
Poi ci sono state altre marce. Ci sono stati momenti epici e momenti tragici. Ci siamo trovati a costruire presidi sotto al sole e a riconquistarci Venaus sotto la neve.
Sabato sarà nuovamente ora di metterci in marcia. Con consapevolezze nuove, con amicizie nuove, strette su e giù per l’Italia, con la ricchezza di una esperienza di democrazia che in giro pare non avere eguali.
Certo, lo sappiamo, sono cambiate un sacco di cose, da quel lontanissimo maggio del 2003. Magari siamo anche un po’ stanchi. Magari qualcuno avrebbe voglia di lasciar fare ad altri, questa volta. E invece dobbiamo avere lo stesso caparbio dovere di allora: quello di non delegare, di non aspettarsi che altri marcino al posto nostro. I piedi, insieme al cuore, dobbiamo nuovamente metterli noi, proprio perché
Se non sono io per me, chi sarà per me?
Se non così, come?
E se non ora, quando?”


Ci vediamo sabato.
Barbara

Fuori tema

Io devo avere qualche maledizione tipo Re Mida, per cui buona parte di quello che dico riesco a farlo fraintendere. Che la Ema, dalle parti di Zauberei, scrive:
E un po' li ho capiti gli scienziati, tipo la talpa [scienziato? magari!], che dicono che esiste la fisica e le collezioni di gommine profumate [farfalle, Ema, farfalle. Che l'hai mai sentito uno che ti dice: "vuoi salire a vedere la mia collezione di gommine profumate?"]. E ho capito anche il desiderio di mettere la testa sotto la coperta calda delle scienze certe. Perchè quando ti senti addosso una responsabilità (e io me la sentivo tantissimo) vorresti avere strumenti sicuri sicuri. Io invece mi sentivo sola con le gommine profumate.
Ora, precisando che non mi sono innervosito, ma per amore di chiarezza: non è questione di coperte calde, è puramente questione di estetica intellettuale, di coerenza logica. D'altra parte, è anche ovvio che, siccome il metodo scientifico è nato con la fisica per la fisica, non si può pretendere -e sarebbe sciocco farlo- di far aderire perfettamente al modello le altre scienze.
Le "certezze" della vita sono tutto un altro argomento. E, personalmente, non mi vergogno di usarle come coperte calde, se e quando fa freddo, magari cercando di ricordarmi che lo si fa perché fa freddo e non tanto perché le coperte siano veramente coperte.
Ma sono due discorsi diversi.

E per evitare di diventare come Elena che fa i post criptici per pochi eletti, un sorriso per tutti da "Porca Eva".


mercoledì 28 marzo 2007

Le storie a distanza - IV

IL GIRATEMPO
Incredibile dictu, la Nessie non è più regolata sul fuso della costa occidentale! Chi l’avrebbe mai detto?
E ha pure messo a posto il link della Fede. Infatti, a Bardonecchia ha nevicato.

LA PSICHEDELIA
Un grazie alla Ema che mi ha segnalato questo fantastico blog

. LE PREMONIZIONI
E, dulcis in fundo, poiché la Nessie si aspetta un Aprile un tantinello intenso, faccio anch’io una previsione: che la prima cosa che mi dirà domani (oggi pure, ma pare solo per farmi contento) sarà: “Io ODIO il giovedì!”


martedì 27 marzo 2007

Le storie a distanza - III

"Sai, oggi non solo è prima delle undici, ma mi sento come se fossero le undici di tre giorni fa".

Detto questo, esterno la mia indignazione per questa robaccia in modo visibile anche da chi non può aprire i commenti.
Che la Nessie ha omesso di dire che ha pure riso, a qualcuna di quelle battute. E che "trovo insopportabile la tua mancanza di fede" l'ha apprezzato. Ma si vede che se ne vergogna.
Che AlecGuinness ha degli ottimi motivi per fidarsi di un babbanetto biondo, per quanto lo sia, un babbanetto biondo. E ne ha sicuramente di più di quanti ne abbia Silente per fidarsi di un imbecille che in sei libri, dico sei, non ne ha indovinata mai mezza, se non c'erano i suoi amici.
Ma soprattutto che la rivoluzione in colletto bianco è una critica davvero gratuita, giusto per non ammettere che c'è una vera ribellione in atto. Che si combatte contro un Impero e una Giunta Militare (con tanto di soldatino che ha costruito la Morte Nera, lui sì ingegnere).
E infine che se Harrison Ford risulta irritante vuol dire che il personaggio è riuscito, e insomma, pur sempre meglio di Clooney che alla quarta sedia che si becca sui denti esce sempre senza nemmeno un graffio.

giovedì 22 marzo 2007

Una scorciatoia che porta ai funghi

Per la serie, continuiamo a citare sempre la stessa cosa.

L'altra metà del cervello farà bene a non esimersi dal partecipare, visto che questa volta siamo a casa sua.
Ovviamente la partecipazione è gradita, e con un preavviso minimo si può provvedere all'ospitalità notturna.
Se qualcuno pensasse che "ormai abbiamo vinto", i Sindaci della Valsangone (avete presente "la facciamo noi"? :-) sono stati convocati da Letta per parlare dell'ipotesi Valsangone (che non confina con la Francia); e Virano (Commissario Straordinario) ha appena dichiarato che il tunnel è imprescindibile (anche se propone una diversa calendarizzazione).
A sarà dura.

mercoledì 21 marzo 2007

Interludio

Qualche argomento più intelligente ce l'avrei, anche qualcuno più noiso tipo che guarda tu se mi tocca di dover apprezzare un comportamento di Sircana, che dice finalmente che quella che lo riguarda non è una gogna ma una non-notizia, e che i giornalisti non devono essere imbavagliati per legge ma riflettere. Ma oggi voglio scrivere solo un paio di facezie.

LE BARZELLETTE SUI CARABINIERI
Australia, poliziotta in topless: Melissa Scannell, se l'è scattata da sola con il telefonino. Il problema è che era in divisa, con tanto di cartellino identificativo ben in vista, e l'ha mandata al ragazzo, anch'egli poliziotto. Ma lui incautamente (?! si,si, certo, "incautamente") l'ha inoltrata ai suoi amici e da lì è finita persino in tv. Ora rischiano provvedimenti disciplinari (mi struggo).

TARDI
Meglio che mai. Ora ci sono persino arrivati quelli di Repubblica e gli Inglesi. In un colpo solo.
I giovani più intelligenti amano il metal
"Faticano ad inserirsi e si sfogano così"
(ricerca dell'università di Warwick)

lunedì 19 marzo 2007

Le differenze - II

Le mie scuse a Marco se oscuro la festa per il suo blog. Ne avrei fatto volentieri a meno.
Il link: Comune di Serre
Il link: Presidio di Serre

AL PRESIDIO DI SERRE
Anche se i chilometri ci separano, la volontà di resistere alla tracotanza del potere e del partito unico degli affari ci accomuna.
Mercoledì scorso avete subito le cariche delle cosidette "forze dell'ordine", come è successo a noi al Seghino, a Venaus e a Bussoleno: allora c'era un governo di destra, ogi un governo di pseudo centro sinistra, ma i manganelli sono sempre uguali.
Noi continuiamo a resistere come state facendo voi adesso.
Anche voi, come noi, non siete soli: avete i vostri amministratori al vostro fianco, in prima fila, che dimostrano nei fatti che cosa vuol dire fare effettivamente gli interessi della popolazione; e avete al vostro fianco tutti i resistenti d'Italia.
Ricevete, intanto, da parte del movimento NO TAV della Valsusa la nostra più grande solidarietà, il nostro incoraggiamento a resistere e a non mollare mai e un cordiale: A SARA' DURA!

Assemblea NO TAV a Villardora 16/03/2007

Io ci ho qualche perplessità in più, perché bisogna vedere se sono state proprio delle "cariche" oppure se "semplicemente" chi faceva resistenza passiva è stato sollevato e spostato di peso. Che fa meno male. Ma hanno senso queste distinzioni?
Tra quelli spostati di peso c'erano Sindaci in fascia tricolore. Anche qui si sono sentiti dire da dei pulotti che lo Stato erano loro (i pulotti) e che invece i Sindaci non rappresentavano nessuno (!).
E allora il dubbio rimane: dopo il dodecalogo, Cento anticipando le nostre domande ci ha detto che per loro (i Verdi) il limite per sostenere il governo Prodi, la discontinuità minima, era che non mandassero le forze dell'ordine. E ora?

Ta-daaaaaaaaan!

Siore e siori...
...
finalmente anche L'altro emisfero del cervello è dotato di un blog.

E ha la mia massima stima, non solo ma anche perché nel suo primo post ha scritto "se è vero come è vero che ho spesso ragione, l'idea migliore sarebbe stata quella di NON seguire un saggio consiglio" ;-P

giovedì 15 marzo 2007

Ma si lavora, eh!

Con un sonno incredibile, stamattina il collega guru delle stampanti ma soprattutto delle chat, mi chiede di affiancarlo su una stampante di etichette che non vuole saperne di farsi installare (in filiale).
Ovviamente non ci riusciamo, ma in compenso si scopre che può stampare anche codici a barre. E allora mi è venuta quest'idea qui. Uno va al supermercato. Si compra un pacchetto di patatine, tipo da due euro. Legge il codice a barre, che in genere ci sono anche i numeri in chiaro. Ne stampa mille copie. Poi torna al supermercato e appiccica le etichette sui codici a barre di altri prodotti carissimi, così quando li passano alla cassa viene sempre fuori due euro. Tipo che uno esce con un DVD sotto il braccio e lo paga come l'insalata (così tra l'altro la Ema può rivenderlo e usare i soldi per cambiare la serratura). Dite che il cassiere se ne accorge?

PS con questo programmino si possono fare codici a barre di un sacco di messaggi brevi, tipo ora sul mio portatile c'è scritto NO TAV!. Si accettano ordinazioni. E soprattutto si apre il grande concorso cosa c'è scritto nell'immagine qui sopra?. Vale barare (tipo se uno avesse mai in tasca una pistola da cassiere). E qui ho rubato l'idea per nascondere un indizio.

mercoledì 14 marzo 2007

3 14...

...2007, come dicono gli inglesi!
Ragazzi, va bene che sono presissimo, ma potevate dirmelo che oggi è il 14 Marzo! Che, va bene, solo degli ingegneri (del PO-LI-TECNICO di Torino, ahinoi) potevano avere la balzana idea di fare "la festa del PI GRECO". Anche perché tanti non avrebbero capito, tipo la nonna di Rebecca che la ha fatto la sciarpa lunga come il numero magico, 3 metri e 27 ;-P

Però però, è pure il compleanno di mio papà. Ed è nato Einstein (e questo lo sapevo). E anche altri che mio papà sarà meno contento, tipo Vittorio Emanuele. Ma questo lo dice Wikipedia, insieme ad Aldo Agroppi, due pornostar, il Cardinale Tettamanzi.

Non potevo proprio lasciarmelo scappare, il giorno del pi greco.

giovedì 8 marzo 2007

8 marzo

Auguri a tutte le donne della comune-ty e non solo.


8 MARZO 2007 - PRESIDIO DI VENAUS

ECCOCI QUA

CHI CI VOLEVA NEL CORTILE DI CASA
CI TROVA DOVE IL NO TAV CI CHIAMA.
CON I NOSTRI GIORNI DI MARCE E PRESIDI
CON I NOSTRI ATTIMI DI CHIACCHIERE E CAFFE'.
TUTTI SPAZI RUBATI AL QUOTIDIANO
PER AVERE UN QUOTIDIANO MIGLIORE.

CHI CI VOLEVA NEL CORTILE DI CASA
TROVA I NOSTRI DUBBI E LE NOSTRE VERITA',
I NOSTRI SILENZI E LA NOSTRA VOCE
CHE GRIDA CON RABBIA, CHE NON HA PAURA,
MA E' FIGLIA DI TRANQUILLA DETERMINAZIONE.

E CHI CI VOLEVA NEL CORTILE DI CASA
SAPPIA CHE NON CI FAREMO INCANTARE
DA SIRENE CHE STONANO CANZONI BUGIARDE
PERCHE' SECOLI DI IMPOSTO SILENZIO
CI HANNO INSEGNATO A CAPIRE LE VOCI
CHE MASCHERATE DI PROGRESSO INGANNANO.

CHI CI VOLEVA NEL CORTILE DI CASA
SAPPIA CHE SECOLI DI BUON CUCINARE
CI HANNO INSEGNATO CHE IL LIEVITO E IL SALE
NON SERVONO SOLO PER FARE LE TORTE
MA ANCHE PER IMBANDIRE UNA LOTTA
CHE CONDIVIDIAMO ORGOGLIOSE OGNI GIORNO.
Bianca Riva
[NDR per chi non lo sa: moglie del "Bové" valsusino, femminista e pacifista di mille battaglie dei tempi andati]

mercoledì 7 marzo 2007

Napulé

Facciamo a turno ad avere le rane nello stomaco. Almeno spero che facciamo a turno, così almeno una dei due non ce l'ha. ;-P
Comunque, almeno una nota positiva nella giornata, che il viaggio mattutino a bordo del Millennium Falcon ci porta come giusto in mezzo alle nuvole, che viste da sopra sembrano batuffoli di panna, le fontane luminose, ma anche delle montagne solide in mezzo alle luci e alle ombre, che una foto dal telefonino non può rendere giustizia.
E il viaggio in compagnia dei primi due capitoli di HarryPotterIV è davvero invitante, ma è che la compagnia di Barcellona era migliore, e avrei voglia di risentirla subito.


martedì 6 marzo 2007

"Sono tornato", disse.

Per la serie, facciamo indovinare gli excipit a chi non ha letto i libri in questione.
Fine della vacanza, e ripartenza per Napoli ma questa volta per lavoro. Vacanza stupenda (omettiamo giovedì sera) che lascia un sapore davvero bello. Sicché si contava sulla Nessie che è più poetica per qualche bella recensione.
E invece. Prima la brutta sorpresa sulla macchina foto, poi un po' di scazzo, gastrico e non solo. E allora nel mio piccolo e nel poco tempo vorrei provare a strappare un altro piccolo sorriso, puntando sulle eclissi di luna, che come ricorda la Gigi ci sono ovunque, epperò hanno tutto un altro sapore quando le si vede uscendo da Los Caracolles ed è una sorpresa casuale perché non si sapeva nemmeno che ci fosse.